Manifattura italiana: margini erosi dal rincaro delle commodity

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I dati Istat, per l’aggregato della manifattura, fotografano un forte aumento del costo degli input (+14,4% nel corso del 2021) e margini operativi delle imprese bruscamente colpiti da tali rincari (-2,7%). I margini sono più in sofferenza in specifici settori che fanno ampio uso delle commodity con i maggiori rincari. I rally delle commodity sono consistenti (+37,7% da ottobre 2020 a dicembre 2021, per le non energetiche), mentre le imprese italiane stanno riuscendo in modo limitato a ritoccare al rialzo i loro listini. Inoltre, le aziende devono affrontare anche difficoltà nel reperimento di materiali.

La crisi del gas

In Europa il gas è tra le commodity che aveva mostrato un calo limitato nel 2020, mentre di recente è volato a +489% a febbraio 2022 dal livello pre crisi, di gran lunga l’incremento più forte. L’impennata dei prezzi di gas ed elettricità comporta per la manifattura italiana un considerevole aumento di costi per la fornitura di energia: dagli 8 miliardi circa nel 2019 le stime pre conflitto indicavano una crescita a 37 miliardi nel 2022. Ai prezzi raggiunti dopo il 24 febbraio, le stime puntano ora a un balzo oltre i 50 miliardi.

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