Connettività avanzata nelle applicazioni di idraulica mobile

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Gefran presenta il sensore di posizione senza contatto, con interfaccia PROFINET®

Gefran – multinazionale italiana specializzata nella progettazione e produzione di sensori, strumentazione per il controllo di processi industriali, azionamenti elettrici e sistemi per l’automazionedispone di una gamma completa di sensori dedicati all’idraulica mobile, declinata nei settori dell’agricoltura, del movimento terra e del sollevamento.

L’ampio portfolio di prodotti, unitamente ai più avanzati standard tecnologici, rendono Gefran il partner ideale per chi ricerca soluzioni robuste e affidabili, idonee per applicazioni con mutevoli condizioni di lavoro.

Tra le ultime novità spicca il sensore di posizione lineare WRA-F, il primo con tecnologia magnetostrittiva HYPERWAVE e connettività PROFINET®. WRA-F può essere installato sulla testata di un cilindro idraulico per il controllo in tempo reale della posizione del pistone.

Il trasduttore, certificato cULus, è disponibile con protocollo di trasmissione RT (Real-Time Ethernet) o IRT (Isochronous Real Time) Synchronized e consente di rilevare contemporaneamente posizione e velocità fino a 16 cursori indipendenti su una corsa di 4.000 mm, con una frequenza di aggiornamento di lettura della posizione pari a 4kHz, ovvero oltre 4.000 volte al secondo, per una lettura puntuale con il massimo grado di ripetibilità.

L’elevata resistenza a vibrazioni (DIN IEC68T2/6 15g), shock meccanici e l’ampio range di temperatura di lavoro (-40…+85°C), rendono il sensore WRA-F perfetto anche in ambienti ove vi è una sollecitazione meccanica particolarmente intensa.

Inoltre, grazie all’eliminazione del contatto elettrico sul cursore, il sensore è praticamente immune all’usura e al consumo delle parti in movimento. In tal senso, la superiore durata di funzionamento è, insieme all’assenza di manutenzione, uno dei punti di forza della nuova soluzione Gefran rispetto a sistemi di misurazione tradizionali.

Il modello WRA-F si distingue, infine, per le funzioni di diagnostica volte a segnalare, ad esempio, anomalie nel sistema di alimentazione, il raggiungimento di temperature fuori range, la non corretta parametrizzazione all’avviamento, l’eventuale mancanza di comunicazione tra elettronica ed elemento sensibile o, ancora, l’assenza di un cursore magnetico all’interno della zona di lavoro.

In ultimo, è possibile monitorare il tempo di funzionamento effettivo del sensore, oltre che la temperatura reale e massima raggiunta.

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