È stato il team “Space Ducks”, proveniente dalla Repubblica Ceca a vincere l’edizione 2022 della Sci-Tech Challenge, programma didattico sviluppato, a livello europeo, dal Gruppo ExxonMobile insieme a Junior Achievement, organizzazione non profit dedicata all’educazione economico-imprenditoriale nella scuola, con l’obiettivo di contribuire a sviluppare competenze STEM (science, technology, engineering and mathematics) tra gli studenti dei licei europei e prepararli al meglio per le sfide del futuro. La sfida lanciata ai ragazzi, nel corso della finale europea, ha previsto lo sviluppo una soluzione per gestire e valorizzare i rifiuti generati dagli astronauti durante un’ipotetica missione su Marte. Accanto agli studenti della Repubblica Ceca, hanno partecipato alla fase finale studenti provenienti da Belgio, Cipro, Paesi Bassi, Romania, Ungheria e Italia.
Il team italiano che ha partecipato alla fase europea, composto da Matteo Ciuffini, Giovanni Motta, Silvia Pecorella, Andrea Renna e Martina Vittoria, studenti del Liceo Scientifico Stanislao Cannizzaro di Roma, ha ricevuto comunque i complimenti da parte della giuria. Questi ragazzi si sono distinti per aver vinto, nell’aprile scorso, l’edizione italiana della Sci-Tech Challenge, promossa da Esso Italiana insieme a Junior Achievement Italia, che ha coinvolto anche gli studenti dei licei scientifici “Alessandro Antonelli” di Novara, “Biagio Pascal” di Romentino (Novara), “Giordano Bruno” di Albenga (Savona).
I ragazzi del liceo Cannizzaro di Roma, del team “Digest-Eco”, hanno vinto la sfida italiana grazie al progetto di un sistema per lo smaltimento dei rifiuti organici nella scuola, che consente anche la produzione di biogas per alimentare la caldaia della scuola e di fertilizzante digestato per un’azienda agricola locale. Questo progetto è stato apprezzato per la sua fattibilità, scalabilità e per aver messo la scuola al centro del modello proposto di economia circolare. In 11 edizioni italiane e 12 europee, la Sci-Tech Challenge ha permesso a oltre 65.800 studenti delle scuole superiori di avvicinarsi concretamente al mondo dell’energia e alle sfide in campo scientifico-tecnologico.
Accrescere l’interesse verso le materie STEM
Un recente sondaggio di The European House – Ambrosetti ha evidenziato che in Italia le discipline STEM sono poco studiate, perchè ritenute complicate. Solo il 16% della popolazione italiana al di sotto dei 30 anni è laureato in una di queste materie, contro il 20% della Germania e della media dell’Unione Europea e il 28% della Francia.
l programma didattico Sci-Tech Challenge punta a promuovere l’istruzione in campo scientifico e tecnologico, mettendo gli studenti di fronte a sfide reali da risolvere sperimentando nella pratica le capacità tecniche e trasversali e migliorando le competenze di lavoro in team.
Per prepararsi alla sfida, gli studenti italiani coinvolti hanno seguito classroom visit insieme ai mentor di Esso Italiana e della raffineria Sarpom, lavorando su un progetto a tema energia. I ragazzi sono stati divisi in 8 team da 5 persone che hanno progettato una loro soluzione innovativa in risposta a una sfida energetica. Le attività si sono svolte secondo la metodologia didattica del learning by doing, che prevede attività per favorire il teamworking e aiutare gli studenti a mettere alla prova conoscenze e competenze.
«Abbiamo deciso di partecipare alla Sci-Tech Challenge, perché siamo convinti che l’interazione tra studenti, insegnanti e professionisti permetta ai giovani di rapportarsi con efficacia alle materie STEM», dichiara Giovanni Murano, presidente di Esso Italiana. «Connettere il mondo del lavoro con il mondo della formazione e della scuola fornisce agli studenti l’opportunità di approfondire le sfide che si troveranno nel loro percorso lavorativo. Il progetto, inoltre, consente di comprendere l’importanza del progresso tecnologico rendendo gli studenti più consapevoli delle competenze necessarie per affrontare il futuro. Dobbiamo permettere alle nuove generazioni, attraverso strumenti adeguati, di diventare i protagonisti del progresso».
Antonio Perdichizzi, presidente di Junior Achievement Italia aggiunge: «Le competizioni come l’European Sci-Tech Challenge costituiscono un prezioso contributo per avvicinare i giovani all’analisi, alla comprensione e alle possibili soluzioni sul tema della sostenibilità e dell’economia circolare».