L’importanza del concetto di affidabilità

TOMMASI

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affidabilità

L’affidabilità è un concetto valido a 360°, dal comparto tecnico alla vita di tutti i giorni. Migliori sono i risultati ottenuti, tanto maggiore è il grado di affidabilità. Ma sarà proprio così? Da questo punto di vista, l’affidabilità può significare il grado di fiducia che si può riporre in qualcosa o in qualcuno.

Indipendentemente dall’ambito cui ci si riferisce, si tratta di “qualcosa” di altamente sfidante che, non riguardando esclusivamente un singolo aspetto, implica tutta una serie di “challenge”.

Citiamo, a titolo di esempio, la definizione di affidabilità, presente nel dizionario Treccani: “nel linguaggio tecnico (come traduz. dell’ingl. reliability) la garanzia che un impianto, un apparecchio, un organo dà di funzionare correttamente”.

Un concetto sfidante

Cosa si nasconde dietro la garanzia di funzionare correttamente? Un mondo fatto di sfide accettate e vinte.

Una persona affidabile, non è certamente quella che fa o dice solo cose giuste, ma è qualcuno su cui si può contare, specie, come si suol dire, “nel momento del bisogno”.

Una posizione certamente non facile.

Ma c’è anche un fornitore affidabile, che non è detto che sia quello più economico.

Su questo punto insiste il TCO, che assegna al costo del prodotto, non solo il costo di acquisto, ma tutto ciò che riguarda la sua proprietà.

In quest’ottica, se la qualità del bene ha un peso significativo, anche l’affidabilità del fornitore è fondamentale, intendendo, per esempio, la capacità di rispettare le date di consegna, le condizioni della fornitura, etc.

E, vista dal lato cliente, l’affidabilità riguarda, molto banalmente, la capacità di rispettare le scadenze di pagamento.

Se si tratta di un impianto, o di una macchina utensile, l’affidabilità è la misura della probabilità che non si guasti, cioè che non presenti deviazioni dal comportamento previsto dalla specifica di progetto (e di collaudo).

affidabilitàCiò apre la porta a una variabile fondamentale, la manutenzione, senza la quale è inevitabile il decadimento nel tempo, con un aumento del rischio di guasti inattesi.

Da notare come la cadenza della manutenzione preventiva, così come le norme per il corretto utilizzo, siano sempre indicate, nel caso di una macchina utensile, nel Manuale d’uso.

Affidabilità e KPI

Il concetto di affidabilità deve “venire dall’alto”, cioè deve far parte della cultura aziendale, essere sposato dal management, condividendone l’importanza strategica, in particolare considerando la pericolosità di un possibile “shut-down” in grado di paralizzare gli ordini.

Se fino a qualche anno fa imperava la filosofia di intervenire solo di fronte a un guasto, oggi il pensiero si è spostato sul concetto che prevenire sia meglio che curare, identificando eventuali criticità e intervenendo prima che diventino problemi. In pratica l’obiettivo del controllo di processo.

In quest’ottica, diventano rilevanti i KPI (Key Performance Indicator): in particolare l’OEE (Overall Equipment Effectiveness) che riguarda l’ambito produttivo e l’OME (Overall Management Effectiveness) che coinvolge il management aziendale.

Infatti, nel rispetto del principio “prevenire è meglio che curare”, il livello di affidabilità raggiungibile garantisce un aumento dell’OEE e un’interessante ricaduta sia sulla marginalità, con un incremento dei vantaggi competitivi, sia sugli asset di produzione.

Va, inoltre, sottolineata l’importanza di non limitarsi a demandare l’affidabilità agli addetti, cioè alle funzioni operative ma, in virtù del suo carattere strategico, considerarla la base della cultura aziendale coinvolgendo, in maniera fattiva, la direzione.

Ingegneria dell’affidabilità

L’importanza del concetto di affidabilità, in ambito applicativo, è oggi ampiamente riconosciuto, tanto che esiste una specifica disciplina che se ne occupa: l’ingegneria dell’affidabilità.
Dal punto di vista dell’ingegneria, l’affidabilità di un componente (o di una macchina utensile, di un impianto, di un sistema) è definita come la probabilità che il componente funzioni senza guastarsi per un certo tempo stabilito e in predeterminate condizioni.

affidabilitàQuesta definizione rende chiaro come l’affidabilità rappresenti la probabilità che non si presenti un guasto, configurato come fenomeno casuale.

La probabilità non indaga sulle cause né su eventuali concatenazioni.

L’affidabilità si riferisce a una “funzione stabilita”, a un compito specifico, ed è inteso come guasto qualsiasi evento che ne impedisca la corretta esecuzione.

La durata, cioè il tempo stabilito, è l’intervallo di tempo durante il quale è previsto il corretto funzionamento, cioè la probabilità che non si presentino guasti.

L’unità di misura non deve necessariamente essere quella temporale ma, per esempio, può essere espressa in numero di pezzi, o di cicli, oppure, come per le vetture, in chilometri percorsi.

Le condizioni di funzionamento sono l’ultima variabile che porta a definire l’affidabilità, ed è di fondamentale importanza, perché è impossibile pensare di progettare un sistema che possa lavorare in qualsiasi condizione.

Queste condizioni devono mantenersi costanti per tutto il tempo stabilito.

L’ingegneria dell’affidabilità ha portato a comprendere come l’attenzione non vada rivolta solo al prezzo, ma anche a tante altre voci, fra cui, in prima fila, c’è l’affidabilità il cui grado può fare la differenza fra successo e insuccesso.

di Daniela Tommasi

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