L’intelligenza artificiale può inventare un brevetto?

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Alcune decisioni assunte da corti straniere fanno emergere la questione sulla possibilità per un sistema di intelligenza artificiale di essere qualificato come inventore al posto della persona fisica.

I sistemi di intelligenza artificiale, come è noto, sarebbero sviluppati per poter sostituire l’uomo in varie funzioni. Questo ha portato alcuni imprenditori, autori e giuristi ad avanzare tesi che conferiscono ai sistemi di intelligenza artificiale le stesse qualifiche che avrebbe un uomo. In questo caso, stiamo parlando della possibilità dei sistemi in questione di essere essi stessi inventori di brevetti, come se fossero autonome personalità rispetto all’uomo. Secondo alcuni operatori, infatti, tra cui Stephen Thaler, questi sistemi possono essere in grado di inventare e realizzare nuovi brevetti e, per questo motivo, dovrebbero appunto essere riconosciuti come veri e propri inventori degli stessi brevetti.

Il sistema DABUS

Non a caso, Thaler è presidente e ceo di Imagination Engines Inc., l’impresa statunitense, con sede a St. Charles, nel Missouri, che ha dato la vita al sistema DABUS, acronimo di Device for the Autonomous Bootstrapping of Unified Sentience: si tratta di un sistema di intelligenza artificiale che, alterando le interconnessioni tra una serie di reti neurali nel sistema, riesce da solo e senza la ulteriore interazione umana a realizzare nuovi oggetti. Sembra che questo sistema sia stato in grado di inventare due prodotti in settori molto diversi, nei quali nessuno dei programmatori della Imagination Engines Inc. aveva uno specifico background e poteva quindi contribuire fattivamente al relativo sviluppo: il primo è un contenitore alimentare che migliora la sicurezza dell’oggetto durante la spedizione, grazie alla possibilità di cambiare forma secondo la necessità, il secondo una luce lampeggiante utile in situazioni di emergenza per attirare l’attenzione. Nel 2018, pertanto, Thaler, assistito da un team di legali specializzati, ha promosso una campagna globale per vedere riconosciuto il sistema DABUS come inventore dei due prodotti di cui sopra. L’argomento principale sostenuto dai pro DABUS è il fatto che il prodotto finale nato da questo sistema è una vera e propria invenzione del sistema artificiale, non derivante in alcun modo dall’input dei suoi programmatori.

 

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