Esempi di prototipi di esoscheletri industriali e di banco prova per testarli

Condividi

Il presente articolo descrive alcuni prototipi di esoscheletri a uso industriale e un prototipo di banco prova per testare tali supporti e verificarne funzionamento e affidabilità.

Nonostante l’ampia diffusione su larga scala di robot industriali e meccanismi di automazione industriale, molti lavori sono ancora svolti manualmente dall’uomo, legati ad abilità e capacità decisionali tipiche dell’essere umano. L’interesse verso gli esoscheletri industriali indossabili sta quindi crescendo. Tali sistemi possono infatti aiutare l’uomo a svolgere attività lavorative, evitando l’insorgere di problemi fisici. Spesso le prestazioni degli esoscheletri sono legate ad aspetti relativi alla sicurezza dal momento che l’operatore indossa l’esoscheletro per tempi prolungati, trasportando o sollevando carichi pesanti: questo può in ogni caso provocare sovraccarichi nelle articolazioni umane. La progettazione di questi esoscheletri prevede quindi anche delle fasi di test durante i quali vengono verificate funzionalità, prestazioni e sicurezza del dispositivo. Sono dunque necessari metodi di prova che definiscano le modalità di raccolta e di analisi dei dati e che poi permettano ai produttori di riprodurre le procedure standard di sicurezza. I dati ottenuti tramite questi metodi di prova permettono anche di conoscere e capire meglio i possibili usi di questi esoscheletri. Le prove di sicurezza forniscono inoltre informazioni importanti per valutare la capacità di esecuzione dei compiti da parte dell’esoscheletro, mentre i metodi di test delle prestazioni possono fornire misurazioni specifiche sul compito da svolgere, come per esempio ottimizzare il movimento, aumentare o prolungare la capacità di sollevamento di un carico, effettuare il sollevamento e il posizionamento di un carico pesante.

Prove sugli esoscheletri

Le prove sugli esoscheletri sono attualmente svolte spesso utilizzando opportuni banchi prova e specifiche procedure di test. Gli esoscheletri testati vanno anche catalogati in base alle loro prestazioni, confrontando poi i risultati ottenuti con diversi sistemi e valutando le capacità del sistema nello svolgere i compiti per i quali è stato progettato. L’utilizzo di banchi prova è a volte legato a test effettuati anche su singoli componenti dell’esoscheletro per test di resistenza a flessione di componenti di supporto , test su attuatori, test per la valutazione dei limiti di resistenza di giunti o di elementi strutturali… Durante le prove per testare un esoscheletro possono anche essere utilizzati dei manichini opportunamente sensorizzati, i quali permettono di riprodurre la persona come dimensioni e peso. Dato però che esistono a oggi diverse metodologie per effettuare test su esoscheletri indossabili, gli autori hanno progettato e costruito un banco prova non dotato di manichino ma in cui una parte stessa del banco è adibita a simulare il tronco dell’operatore ed i suoi movimenti.  Per essere considerati macchinari da test standard però questi banchi simulativi devono rispettare alcuni requisiti, quali: la struttura e le misurazioni effettuate devono essere stabili e non soggette ad eventuali disturbi causati dall’esoscheletro; l’acquisizione dei dati e l’analisi dei dati devono essere facili; la dimensione, la forma e la distribuzione del peso degli elementi che simulano le fattezze umane devono essere in un range legato a valori ottenuti da normative. Inoltre la valutazione della performance dell’esoscheletro prevede che la struttura effettui movimenti programmati e precisi, tramite un sistema di attuazione attivo.

Nell’articolo vengono brevemente presentati alcuni prototipi di esoscheletri a uso industriale, progettati e costruiti presso il DIMEAS del Politecnico di Torino, e il prototipo di un banco prova per esoscheletri di questo genere.

 

Articoli correlati

Un team di ricerca dell’Università di Tokyo ha sviluppato dLab, un sistema di laboratorio digitale che automatizza completamente la sintesi […]

In questo articolo riportiamo i concetti base e alcuni consigli utili nella ricerca guasti (troubleshooting), applicata ai sistemi oleodinamici. Il […]

Un team di ricerca di POSTECH ha sviluppato un nuovo dispositivo tattile che promette di migliorare sia la sicurezza, sia […]

Il rapporto Ingenium di Federmacchine e Confindustria mostra come il settore dei beni strumentali ACT (Automazione, Creatività, Tecnologia) abbia ancora […]