La prima fibra ottica in perovskite

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La perovskite, minerale costituito essenzialmente da titanato di calcio, pare derivi il suo nome da quello di un famoso collezionista di minerali, tal Perovskij, e fu attribuito a cristalli opachi di forma cubica trovati per la prima volta nel 1839 sui monti Urali. Si è poi scoperto che questo minerale, ottimo conduttore, presenta un’efficienza elevata nel trasporto di cariche elettriche a partire dalla luce. Per questo, la perovskite è oggi considerata come il materiale per la prossima generazione di pannelli solari. Ma i ricercatori della Queen Mary University di Londra hanno individuato una diversa possibilità applicativa della perovskite, utilizzandola per realizzare una nuova fibra ottica, denominata Single-Crystal Organometallic Perovskite Optical Fiber. Questa nuova fibra a cristallo singolo, con core di 50 μm, è molto flessibile, con un bend radius di 3,5 mm, e rispetto alle “tradizionali” fibre policristalline, è più stabile, efficiente, durevole, e, molto importante, presenta meno difetti: tutte proprietà che ne suggeriscono l’integrazione nelle reti in fibra ottica esistenti per sostituire componenti chiave, per avere non solo laser e conversioni di energia più efficienti, ma anche miglioramenti in velocità e qualità del networking a banda larga.

La tecnologia potrebbe essere utilizzata anche nell’imaging medico per realizzare rilevatori ad alta risoluzione, dato che i piccoli diametri con cui può essere costruita la fibra consentono di catturare pixel in scale micrometriche per immagini a risoluzione molto più elevata, per impieghi nella medicina diagnostica. Le nuove fibre potranno altresì avere impieghi nel settore dello smart textile.

Un materiale versatile

Il team di ricercatori ha inoltre inventato un processo in grado di controllare con precisione la lunghezza e il diametro delle fibre di perovskite a cristallo singolo operando in soluzione liquida, con un nuovo metodo basato sulla crescita della temperatura, modificando gradualmente la posizione di riscaldamento, per garantire uno sviluppo continuo della lunghezza e tenere sotto controllo la crescita casuale della larghezza. Con questo sistema è quindi possibile controllare la lunghezza e variare la sezione trasversale del core della fibra di perovskite secondo specifici obiettivi applicativi.

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