Convertire l’asfaltene in grafene

Condividi

asfaltene

Un gruppo di ricercatori della Rice University sta studiando come convertire l’asfaltene – un sottoprodotto della produzione di petrolio greggio, ricco di carbonio – in grafene

Gli scienziati utilizzano l’esclusivo processo di riscaldamento “flash Joule”(ideato nel 2020 dall’università) per convertire istantaneamente gli asfalteni in grafene turbostratico (debolmente allineato) e mescolarlo con materiali compositi per applicazioni termiche, anti-corrosione e di stampa 3D.

Il processo recupera un materiale che altrimenti verrebbe bruciato per il riuso come combustibile o scartato in bacini di decantazione e discariche.

L’utilizzo di almeno una parte delle riserve mondiali di oltre 1 trilione (mille miliardi) di barili di asfaltene come materia prima per produrre grafene avrebbe un impatto positivo anche sull’ambiente.

Gli asfalteni sono composti per il 70%-80% da carbonio.

Il laboratorio della Rice University lo combina con circa il 20 % di nerofumo per aggiungere conduttività, trasformandolo in grafene in meno di un secondo.

Altri elementi nella materia prima, come idrogeno, azoto, ossigeno e zolfo, vengono espulsi come gas.

«Cerchiamo di mantenere il contenuto di nerofumo il più basso possibile, perché vogliamo massimizzare l’utilizzo di asfaltene» spiega il ricercatore Muhammad Rahman.

asfaltene
Muhammad Rahman, a sinistra, e M.A.S.R. Saadi. (foto di Jeff Fitlow)

Aggiunge il co-autore M.A.S.R. Saadi: «Ci sono miliardi di barili di asfaltene, quindi abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto principalmente per vedere se potevamo produrre fibra di carbonio. Successivamente abbiamo cominciato a pensare che forse avremmo dovuto provare a produrre grafene con il riscaldamento flash Joule».

Dopo aver verificato il funzionamento del processo con il riscaldamento flash Joule, i ricercatori hanno iniziato a creare cose con il grafene ottenuto.

Saadi ha mescolato il grafene in compositi e poi in inchiostri polimerici destinati alle stampanti 3D: «Abbiamo ottimizzato la reologia dell’inchiostro per dimostrare che è stampabile» afferma, osservando che gli inchiostri non contengono più del 10 % di grafene mescolato e aggiungendo che presto faranno dei test meccanici sugli oggetti stampati.

 

Articoli correlati

Un nuovo studio dell’Ecole Polytechnique Federale de Lausanne ha analizzato il funzionamento su larga scala di un nuovo materiale per […]

I ricercatori del MIT hanno riscontrato prove chiave di superconduttività non convenzionale nel grafene ad angolo magico. I risultati potrebbero […]

Missione di UFS è offrire soluzioni in grado di migliorare concretamente i processi produttivi, unendo la profonda esperienza con la […]

Gli ingegneri della McGill University, in Canada, hanno riutilizzato la proboscide di una zanzara femmina morta per creare una punta […]