La Sabatini diventa green

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Il trend dell’economia circolare ha finito per coinvolgere anche uno degli incentivi più noti (e di successo) rivolti alle Pmi. Parliamo di investimenti in beni strumentali, e in particolare della Nuova Sabatini, che, come ogni anno, torna con importanti aggiornamenti.

Anno nuovo, Sabatini nuova

La news 2023 è particolarmente “forte”, perché da gennaio si celebra la svolta ecologica del famoso incentivo: la Nuova Sabatini green sostiene gli investimenti correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Gli aiuti, nella forma di un contributo in conto impianti, sono maggiorati del 30% rispetto a quelle previsti per gli investimenti in beni strumentali ordinari.

Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, è richiesto il possesso, da parte dell’impresa beneficiaria, di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di prodotto sui beni oggetto dell’investimento o di un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni.

Le agevolazioni, giova ricordarlo, consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari di prestiti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero rapportato agli interessi sui finanziamenti.

L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing). Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (istituito dall’art. 2, comma 100, lettera a, della legge n. 662/96) fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
– di durata non superiore a 5 anni;
– di importo compreso tra 20 mila e 4 milioni di euro, interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

L’intervento del Ministero è un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
– 2,75% per gli investimenti ordinari;
– 3,575% per gli investimenti 4.0;
– 3,575 per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).

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