Macchine agricole: l’industria italiana è in buona salute

Condividi

Edicola web

La tenuta del mercato interno e la buona domanda proveniente dall’estero mantengono l’industria italiana delle macchine agricole su buoni livelli produttivi, confermando il suo ruolo di primo piano nel panorama internazionale del settore.

Le immatricolazioni si sono mantenute su buoni livelli – inferiori rispetto all’anno record 2021, ma superiori rispetto alla media degli anni precedenti – e le esportazioni continuano a essere il punto di forza dell’industria italiana.

I dati Istat sul commercio estero indicano nei sette mesi gennaio-luglio 2022 un aumento delle esportazioni in valore sia per le trattrici (+2,13% rispetto allo stesso periodo 2021, anche se a fronte di un calo del numero di unità del 20%) sia per le altre tipologie di macchine (+13,6% in valore).

Un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo

Il made in Italy dell’agromeccanica ottiene nel periodo analizzato un incremento totale, in valore, del 10,4%, a fronte di una riduzione in quantità di appena il 2,5%. I principali mercati di sbocco si confermano Stati Uniti, Francia e Germania, ma in crescita risultano le esportazioni verso la Polonia (+26%), la Romania (+37%) e l’Ungheria (+46%).

L’incremento del fatturato, pure in presenza di una riduzione delle quantità esportate, è da ricondurre all’aumento del prezzo dei listini, uno scarto, questo, che dovrebbe caratterizzare anche il consuntivo a fine 2022 della produzione italiana, che si stima possa subire un calo in termini quantitativi pari al 6%, ma addirittura un incremento in termini di fatturato, attestandosi a quota 14.2 miliardi di euro, un risultato migliore rispetto a quello dell’anno record 2021 che aveva registrato un valore della produzione pari a 13.7 miliardi di euro con un incremento del 3,7% sull’anno precedente.

Articoli correlati