Circuiti elettronici di carta che rispettano l’ambiente

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Una delle odierne sfide ambientali è trovare un modo per gestire la crescente quantità di circuiti elettronici smaltiti nei rifiuti. Come? Ad esempio, realizzandoli a partire da materiali e superfici ecologiche e rinnovabili, a bassa impronta ecologica. Uno studio della Binghamton University ha sperimentato una possibile soluzione: un circuito elettronico di carta.

Tecnologia sempre più green

La maggior parte dei piccoli dispositivi elettronici contiene circuiti stampati realizzati con fibre di vetro, resine e cablaggi metallici. Un mix di elementi difficile da riciclare. Per facilitare il compito, il team della Binghamton ha testato una nuova tecnica che prevede la stampa con cera su carta di un modello di circuito. Successivamente, il foglio viene cotto facendo in modo che la cera impregni solo le parti su cui è stata applicata, rendendole isolanti. Sullo scheletro del circuito, libero dalla cera, gli scienziati hanno applicato un gel elettrolita, sul quale il laboratorio ha stampato con inchiostri a base d’argento e di altri metalli conduttivi. Il risultato che ne è derivato è un circuito elettronico funzionale, con resistori, condensatori e transistor, ma più economico e più semplice da smaltire. Sottile proprio come la carta, quest’ultimo può essere bruciato completamente, lasciando soltanto cenere.

Secondo il Prof. Seokheun Choi il circuito può essere lasciato degradare quando non più necessario: gli eventuali impatti derivanti sarebbero nettamente inferiori a quelli che accompagnano lo smaltimento dei tradizionali dispositivi composti dalle componenti elettroniche tradizionali.

Il circuito interamente di carta sarà migliore in termini di eco-compatibilità rispetto alla tecnica convenzionale che utilizza componenti elettroniche non biodegradabili, con l’obiettivo prossimo di sostituire i metalli non biodegradabili con quelli biodegradabili.

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