5G: un mercato che potrebbe valere 200 milioni di euro nel 2025

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L’ultimo anno è stato determinante per lo sviluppo del 5G. Di fatto, abbiamo assistito al consolidarsi di un quadro sempre più strategicamente orientato a dare sostanza alla visione promessa dalla tecnologia 5G di diventare la piattaforma di connettività e di sviluppo applicativo per un mondo connesso senza limitazioni di velocità, latenza, densità e affidabilità. Questo a conferma di un interesse crescente in ambiti come il manufacturing e la mobility, per citare alcuni esempi.

Un potenziale ancora inespresso

Si sono affacciati i grandi player del cloud, che negli USA oggi offrono le prime soluzioni di reti private con installazione plug & play e integrazione con altri servizi cloud. L’Italia, nonostante un alto livello di copertura della rete su tutto il territorio, anche se ancora in DSS, vede uno sviluppo di progetti molto più lento. Le prospettive, però, sono buone. Entro il 2025, infatti, il mercato arriverà a toccare quota 40 milioni di euro, nel caso in cui la quinta generazione di reti mobili sarà utilizzata solo per test tecnologici e parziale reingegnerizzazione di processi.

Lavorando nella giusta direzione, per far sì che l’offerta si strutturi e che il 5G diventi lo standard per la connettività industriale e per il mondo business, il comparto potrà valere fino a 200 milioni di euro. In questo scenario, si raggiungerà un valore con una curva di crescita in linea con i primi anni di innovazioni diventate poi pervasive nel mondo business, come l’Internet of Things o il cloud.

La causa del lento sviluppo del 5G in Italia è da individuare principalmente nella maturità del settore, nella complessità a reperire terminali industriali per sviluppare use case all’offerta di connettività. Non va trascurata poi la difficoltà nel trovare una proposizione di valore ben definita che giustifichi l’investimento iniziale. Queste sono alcuni degli ostacoli rilevati dalla ricerca dell’Osservatorio 5G & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano, presentata durante il convegno “5G: visione, strategia e contingenza”.

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