Lavorazione del legno: un altro segno positivo

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Il 2022 si conclude con un altro segno positivo per il mondo delle macchine, delle attrezzature e degli utensili per la lavorazione del legno e l’industria del mobile.

Secondo i dati elaborati dall’Ufficio studi di Acimall, l’associazione confindustriale che rappresenta le aziende del settore, il totale della produzione ha raggiunto un valore pari a 2.646 milioni di euro, il 4,6% in più rispetto al record raggiunto nel 2021.

Segnali di sostanziale tenuta sul fronte delle esportazioni, che arrivano a 1.757 milioni di euro (+1% rispetto al 2021), con le vendite sul mercato interno che si attestano dunque a 889 milioni di euro, il 12,1% in più rispetto agli eccellenti risultati dell’anno scorso, da record anche per queste voci.

Crescono anche le importazioni (257 milioni di euro, più 5,3% sul 2021), portando così la bilancia commerciale a un saldo positivo di 1.500 milioni di euro, in sostanza lo stesso valore del 2021, sul quale l’aumento è stato dello 0,2%.

Le aspettative per il 2023

Come riportato nel comunicato stampa diffuso dall’associazione, è difficile fare una previsione per il 2023: le ben note complessità a livello mondiale, il generale clima economico che pare destinato a non incentivare il consumo delle famiglie o la definizione di nuovi mutui per acquisti di immobili o ristrutturazioni e il forte rinnovamento tecnologico delle imprese negli ultimi anni spingono indubbiamente verso un cauto ottimismo, che potrebbe tradursi in una sostanziale conferma dei livelli raggiunti quest’anno.

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