ProM Facility promuoverà la Start Up Factory

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ProM Facility, insieme a Industrio Ventures, è tra i promotori della Start Up Factory che si terrà a MECSPE dal 29 al 31 marzo. A tal proposito abbiamo intervistato il suo direttore, Paolo Gregori.

ProM Facility è un centro unico nel panorama italiano che sviluppa, produce e sperimenta prototipi e prodotti innovativi, grazie ai più avanzati sistemi di prototipazione fisica e virtuale, test e qualifica.

Il suo punto di forza è la possibilità di integrare diverse tecnologie abilitanti dell’industria 4.0 come stampa 3D (metallica e polimerica), smart manufacturing, elettronica di controllo e intelligenza artificiale.

Insediata in Polo Meccatronica a Rovereto (TN), la ProM Facility è nata nel 2017 dalla volontà della Provincia autonoma di Trento di mettere a sistema servizi, competenze, know-how e network di Trentino Sviluppo e dei partner Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler e Confindustria Trento.

Perché avete scelto di essere promotori e protagonisti di Start Up Factory?

In qualità di centro prototipi è fondamentale entrare in contatto con il mondo delle startup innovative, a maggior ragione se si considera la sinergia con Industrio Ventures e con gli organizzatori di MECSPE, fiera a cui partecipiamo fin dalla nostro esordio nel 2017.

E poi, in fondo, anche ProM Facility è appena uscita dalla sua fase di “startup”.

Che cos’è ProM Facility? Quali sono le sue specificità?

ProM Facility è un centro di sviluppo prototipi e prodotti meccatronici a supporto delle startup e PMI. Lavoriamo nell’ambito dello smart manufacturing e dell’industria 4.0, ponendoci come sorta di “fablab industriale” che mette a disposizione tecnologie e competenze in materia di additive manufacturing, integrazione elettronica e intelligenza artificiale.

Può raccontarci brevemente la genesi di questo “unicum” in Italia?

Il laboratorio che annovera tra i fondatori, accanto a Trentino Sviluppo e alla Provincia autonoma di Trento, l’Università di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e Confindustria Trento, nasce nel 2017 come risposta del “sistema Trentino” alle necessità di innovazione delle aziende, mettendo a frutto le competenze già presenti sul territorio.

Quali opportunità offre ProM Facility alle aziende e alle startup?

Le opportunità offerte sono molteplici. La principale è potersi avvalere di un’infrastruttura completa di macchinari e competenze specializzate a completa disposizione di imprese che non possono “permettersi” certe tecnologie in quanto (magari solo inizialmente) troppo impegnative o perché le utilizzano solo saltuariamente o non hanno (ancora) un ritorno dell’investimento che ne giustifichi l’acquisto e l’utilizzo all’interno dell’azienda.

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Con queste aziende si intraprende un percorso di supporto allo sviluppo prodotto e all’utilizzo di tecnologie innovative, calate nella specifica realtà industriale.

In ProM Facility, infatti, è possibile formarsi tramite percorsi personalizzati di training “hands-on”, rivolti a personale aziendale, studenti, ricercatori e dottorandi.

Qual è il contributo di ProM Facility all’ecosistema trentino dell’innovazione?

ProM Facility funge da interfaccia operativa fra il mondo della ricerca e del trasferimento tecnologico e le aziende del territorio.

Con ProM Facility le aziende possono trovare un “solution provider” che le può assistere nello sviluppo di prodotti innovativi, anche grazie all’abilitazione del network dei propri partner.

Come descriverebbe l’ecosistema trentino dell’innovazione? Quali i suoi punti di forza, quali le sue specificità?

L’autonomia decisionale di cui è dotata la Provincia di Trento, negli anni, ha permesso di fare investimenti specifici nell’ambito della ricerca e dell’innovazione.

Ne sono prova la percentuale di PIL investita nella ricerca e il fatto che il Trentino registra uno dei più elevati rapporti tra ricercatori e cittadini, in linea con le più virtuose esperienze europee.

Altro punto di forza sono le componenti di questo sistema: l’Università di Trento, ma anche le due importanti fondazioni Kessler e Mach, la Fondazione HIT-Hub Innovazione Trentino per il trasferimento tecnologico e poi ancora una quarantina di centri di ricerca pubblici e privati settoriali di diverse dimensioni.

Sarà protagonista delle due sessioni del 31 marzo (Industrio Coffee & Pitch, con il future speech, e Industrio Talk2 come talker). Qualche anticipazione?

In entrambi i panel, porterò la nostra esperienza sul campo in questi anni di attività di sviluppo prototipi, concentrandomi in particolare sulle attività di progettazione e realizzazione di prodotti innovativi ritagliati sulle esigenze specifiche delle aziende con cui abbiamo collaborato.

Seppur nel rispetto della confidenzialità sotto cui, molto spesso, dobbiamo stare nel trattamento corretto di informazioni riservate.

Domanda non facile: dove sta andando il manifatturiero italiano, specie per quanto riguarda la Progettazione 4.0?

I trend sono quelli di aumentare il valore aggiunto e le complessità di un prodotto, passando da un semplice “pezzo inanimato” a sistemi “intelligenti” e di investire nelle competenze non delocalizzabili, anziché puntare sul basso costo della manodopera (sulla linea del fenomeno cosiddetto di “reshoring”).

La sede di ProM Facility si trova a Rovereto (TN)

Che consiglio darebbe agli startupper manifatturieri italiani?

Consiglierei loro di concentrarsi molto sulla valorizzazione della proprietà intellettuale, avendo una chiara idea del modello di business fra privativa industriale e open innovation.

In seconda battuta, suggerirei di “fare massa critica” fra startup, a livello di network, per portare avanti esigenze comuni a livello di fundraising e anche per sfruttare al meglio i nuovi strumenti di finanziamento come il crowdfunding.

Importante, infine, stringere buone relazioni con i centri di competenza come ProM Facility e altri sparsi sul territorio nazionale e non sempre correttamente “monitorati” nei radar delle startup.

Quali saranno le prossime mosse di ProM Facility?

Stiamo lavorando per potenziare ulteriormente le nostre competenze tramite un importante progetto europeo recentemente assegnato nel quale, assieme ad altri 30 partner da diversi Paesi dell’Unione, si ambisce a sviluppare le tecnologie additive per renderle più fruibili in produzione e portarle concretamente all’interno delle PMI e delle startup.

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