Valmet Green Cycle: il nuovo processo CN free per la galvanica

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Sostenibile, efficace, facile da gestire, versatile e conveniente

Valmet, con la sua divisione Plating e il laboratorio R&D, ha ideato e messo a punto il primo processo galvanico completamente esente da cianuri – composti tossici e di difficile gestione (trasporto e smaltimento) – per trattamenti destinati ad accessori moda. Questa nuova e rivoluzionaria linea che porta il nome di Valmet Green Cycle (CN free) si distingue per la sua efficacia produttiva.

Valmet Plating è specializzata nella chimica applicata ai trattamenti galvanici, in particolare per i settori dell’alta moda e del lusso. La ricerca applicata alla sostenibilità ha spinto l’azienda a intraprendere collaborazioni strategiche con organismi di certificazione in modo da diventare, a propria volta, un riferimento per chi cerca un partner in grado di guidare i propri clienti verso pratiche e processi ecologici e sostenibili. Come lo è l’approccio che Valmet Plating ha adottato con la riduzione dell’uso di tutte le sostanze chimiche che possono risultare pericolose per la salute degli operatori e dell’ambiente. Obiettivo dell’azienda è sempre stato quello di andare oltre il fenomeno del Green Washing (inteso come ambientalismo più di marketing che di sostanza) per inaugurare invece dinamiche reali di sostenibilità, controllo e sicurezza. Questa visione si è tradotta gradualmente in una revisione globale dei flussi di lavoro e degli obiettivi della ricerca di laboratorio.

 

Impianto galvanico

Con la creazione di Valmet Green Cycle, Valmet Plating ha infatti ideato e realizzato un ciclo innovativo composto da una successione di bagni galvanici, ciascuno esente da cianuri, capace di soddisfare gli standard qualitativi ed estetici a cui il mercato dell’alta moda è abituato. Già dai primi test di laboratorio si era intravista la validità del processo ideato: la sperimentazione è poi proseguita sul campo coinvolgendo i reparti produttivi di aziende clienti fino alla fase di testing degli articoli messi a punto e alla validazione del processo.

L’assenza di cianuri in ciascuno step del processo rende Valmet Green Cycle una linea vantaggiosa sotto molteplici punti di vista. Relativamente ai vantaggi economici, questo processo consente ad esempio di avere un risparmio energetico legato ai minori consumi per il riscaldamento delle vasche. I bagni galvanici impiegati nel Green Cycle vedono infatti delle temperature di esercizio nettamente inferiori rispetto a quelle utilizzate nei processi che contengono cianuri. L’altro risparmio è quello sulla spesa per l’acquisto di additivi di mantenimento dei bagni galvanici: i bagni a base di cianuri necessitano infatti un costante reintegro settimanale o giornaliero di idrossido di potassio e cianuro di potassio, a differenza dei bagni presenti nel Valmet Green Cycle. Inoltre, uno dei risparmi più importanti si ha in corrispondenza dello smaltimento dei bagni galvanici: l’assenza di cianuri permette di evitare gli onerosi costi di smaltimento legati all’abbattimento di questi composti tossici, i quali a fine ciclo-vita dei bagni devono essere necessariamente rimossi con tecniche energivore. Ultimo ma non meno importante è il vantaggio ambientale per gli operatori: l’assenza di cianuri e le temperature di lavoro più basse rendono più salubri gli ambienti di lavoro e permettono una gestione impiantistica più snella.

Catene trattate con “Valmet Green Cycle”

Come dimostrato dal ciclo messo a punto da Valmet, inoltre, i bagni esenti da cianuri non sono soggetti ad invecchiamento fisiologico ma mantengono inalterata la loro efficacia produttiva nel tempo, a differenza di quelli con CN che si deteriorano anche nei periodi di fermo produttivo. Pertanto è corretto dire che i processi “CN free” rendono più produttivi nel tempo gli impianti che li ospitano.

Valmet Green Cycle è infine un ciclo versatile e, in quanto tale, si può impiegare su qualsiasi articolo. Grazie a questa numerosa serie di caratteristiche e vantaggi tecnicieconomicioperativi e di sostenibilità, Valmet ha deciso di fare richiesta di brevetto per questo ciclo innovativo e pertanto il processo risulta adesso “patent pending”.

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