Il nero che va su tutto

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flt metals

Sono sempre più frequenti e numerose le applicazioni nelle quali un normale cuscinetto di serie non detiene i requisiti adatti per soddisfare pienamente le prestazioni richieste. In particolar modo, nel mondo dei riduttori, delle trasmissioni e nelle trasmissioni in genere, l’evoluzione costantemente in atto costringe i produttori a ridurre sempre di più le dimensioni e, allo stesso tempo, garantire durate sempre più lunghe. Gli attriti e le conseguenti usure diventano così parte determinante per il cedimento anticipato del cuscinetto che, purtroppo, non tutti i modelli matematici odierni, danno la possibilità di calcolare. In questo contesto, nelle diverse tipologie di cuscinetti che possono equipaggiare una trasmissione oppure un riduttore planetario, sicuramente quelli a rulli cilindrici a pieno riempimento rappresentano, per via della loro intrinseca natura costruttiva, quelli più soggetti a usura.

I rulli, che non sono separati normalmente da una gabbia, sono a diretto contatto e sottoposti a una forte usura dovuta a un doppio attrito. L’elevata velocità di rotazione, unita agli elevati carichi che si possono avere in alcuni stadi del riduttore planetario, fanno si che le pressioni specifiche alterino in modo irreversibile le superfici di rotolamento.

A questo proposito FLT, gruppo polacco riconosciuto tra i principali e quotati produttori di cuscinetti di tutte le forme costruttive in Europa, e tra i più apprezzati a livello mondiale per qualità, precisione e affidabilità di prodotto, ha sviluppato un trattamento superficiale, studiato e sviluppato proprio per ridurre l’attrito tra i corpi volventi stessi e tra le superfici di rotolamento.

Stop all’attrito

«Il principio su cui si basa il trattamento è sostanzialmente quello di realizzare una superficie di rotolamento, più omogenea e liscia, abbassando il coefficiente di attrito. Il trattamento di riporto, si inserisce tra le creste residue di lavorazione, ovvero superfinitura, e chiude le micro cavità del materiale, abbassando i valori di “peak to peak”. Conferisce pertanto alla superficie trattata, una maggiore resistenza all’usura»

Il trattamento attuato non si configura quindi come un normale rivestimento (coating) ma, tramite un particolare processo chimico, il materiale di riporto viene fatto penetrare nello strato superficiale della superficie da trattare.

«Il trattamento viene eseguito in sicurezza per il cuscinetto e per tutti i suoi componenti, perché non supera la temperatura di 100°C. Non vengono modificate dunque le tolleranze di lavorazione né tanto meno le deformazioni, assicurando una qualità totale di prodotto e la massima rispondenza ai requisiti più stringenti».

Il trattamento finito, presenta le superfici completamente nere, lisce e lucide, e non viene rimosso da acidi né dagli additivi dei lubrificanti. All’interno del cuscinetto, si possono trattare sia i rulli che le piste mai migliori risultati, come facilmente intuibile, si ottengono quando tutte le superfici di rotolamento sono trattate.

«Visto il costo esiguo del trattamento lo stesso non viene effettuato solo sulla superficie interessata, ma anche sulle rimanente parte del cuscinetto. Questo è il motivo per cui il “nero va su tutto”. Il termine “tutto” si può intendere nell’accezione più ampia, che include anche l’innumerevole numero di applicazioni in cui può essere impiegato.

E ovviamente è possibile farlo sulle sfere e sulle gabbie in acciaio».

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