VIDEO – Mazak | Pionieri nel taglio laser, sperimentatori per vocazione

Alessandro Ariu e Simone Franza

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Tra i primi a dotarsi di un laser CO2, tra i primi a credere nelle potenzialità del laser fibra, e i primi al mondo ad acquisire un laser a diodo diretto. Questo è il valido motivo per definire Metalpunto di Castel Goffredo (MN) “pioniere”, un titolo ancora più significativo se si pensa che tutto il percorso è stato fatto in partnership con Mazak.

Difficilmente un rapporto tra azienda e fornitore può essere più solido di quello sviluppato tra Metalpunto di Castel Goffredo (MN) e Mazak. Dall’introduzione del primo impianto di taglio laser Metalpunto si è sempre affidata all’azienda giapponese dotandosi, spesso come primo utilizzatore al mondo, di tutte le tecnologie che man mano uscivano dal reparto R&D di Mazak.


Ma ripercorriamo la storia dagli albori: Metalpunto nasce nel 1989 come subfornitore di componenti in lamiera con applicazioni nel settore dell’artigianato e illuminazione ad opera di Gianni Casarotto, attuale titolare, con il contributo del socio, Rinaldo Cason, dopo un’esperienza come dipendenti in un’azienda che produceva fari e strumenti di illuminazione per discoteche. Proprio le competenze acquisite nel corso della prima esperienza lavorativa sono il motore che spinge l’avventura imprenditoriale di Casarotto anche se, ai tempi, il modo di produrre e lavorare era assai diverso rispetto quello che conosciamo ai giorni nostri.

«All’inizio degli anni Novanta erano le punzonatrici a fare la parte del leone in officina – dichiara Casarotto; si trattava di macchine affidabili che permettevano anche una certa produttività, la pecca era la scarsa flessibilità di geometrie realizzabili, così, quando hanno fatto la loro comparsa i primi impianti di taglio laser, abbiamo subito intravisto il potenziale della tecnologia».


Così Metalpunto acquisisce uno dei primi tagli laser CO2 stand-alone: «Abbiamo acquistato uno dei primi impianti stand-alone da Mazak – racconta Casarotto – vagliando i pochi player disponibili agli albori del taglio laser. Questa azienda ci aveva subito colpito per la qualità e la produttività della soluzione proposta». Ciò ha permesso all’azienda di realizzarsi come subfornitore a 360° conseguendo un valido know-how anche nel mondo dell’agricoltura e dell’automotive.


La possibilità di lavorare su nuove geometrie, cosa non così comune per un subfornitore nei primi anni Novanta, crea una nicchia di mercato che consente a Metalpunto di concentrarsi sempre più sull’incremento del livello qualitativo dei propri manufatti che diventa uno degli elementi differenzianti dell’azienda nei confronti della concorrenza che va di pari passo a una costante ricerca di efficienza.

«Abbiamo sempre investito in software e macchinari al fine di massimizzare l’efficienza non solo dal punto di vista hardware ma anche gestionale – precisa il titolare. Se volessimo riassumere le direttrici degli investimenti che ci hanno permesso di arrivare dove siamo oggi potremmo elencare: gestione automatizzata dell’azienda tramite impiego di software ERP con il non secondario beneficio di migliorare il servizio al cliente, continuo aggiornamento del parco macchine al fine di disporre costantemente degli ultimi ritrovati tecnologici incrementando così il livello qualitativo dei prodotti e, non ultimi per importanza, investimenti per minimizzare l’impatto ambientale».

Ad oggi Metalpunto è azienda terzista e copre molti settori: agricoltura, illuminazione, automotive, yachtistica, alimentare e altri. Lavora soprattutto servendo clientela locale ma anche fuori dai confini regionali ed è forte di vari operatori tra ufficio direzionale, ufficio tecnico, reparto di taglio, piegatura, assemblaggio e saldatura, trattamenti superficiali e magazzino. Oltre alle sopraccitate lavorazioni l’azienda effettua particolari trattamenti e verniciatura affidandosi ad aziende esterne in subappalto ricoprendo sempre l’incarico di capocommessa agli occhi del cliente e fornendo manufatti chiavi in mano.

Servizio a 360 gradi: dalla progettazione all’assemblaggio

Addentrandosi in quello che è il ciclo di vita di una tipica commessa per Metalpunto il punto di partenza è l’ufficio tecnico che svolge una duplice funzione: ottimizzazione dei disegni dei clienti in ottica di design for manufacturing oppure progettazione vera e propria a fronte di specifica richiesta da parte del cliente. Una volta finalizzato il progetto si passa alla produzione.

«Il primo step è la fase di taglio – racconta Casarotto. Ad oggi siamo dotati di tre impianti di taglio laser Mazak, uno stand-alone deputato alla produzione di prototipi e piccoli lotti e due direttamente collegati ad un magazzino automatico da 168 cassetti; si passa poi alla fase di deformazione per la quale siamo dotati di presse piegatrici fino a 4 metri per 320 tonnellate e alcune calandre; segue infine l’assemblaggio attraverso postazioni di saldatura a filo e a TIG. Siamo inoltre in grado di eseguire anche alcuni trattamenti superficiali quali levigatura e marcatura; tramite una consolidata rete di partner possiamo offrire verniciatura, cataforesi e zincatura».

Tutte queste fasi vengono svolte in uno stabilimento di 3.000 mq coperti, di cui un terzo deputato a magazzino, con il massimo della flessibilità tanto che Metalpunto è in grado di essere il partner ideale tanto per la produzione di lotti numerosi quanto di piccole campionature; i materiali lavorati sono principalmente acciaio S235, acciai altoresistenziali, AISI 304 e 316, alluminio, acciaio satinato, prodotti anodizzati in spessori compresi tra 0,5 e 20 mm.

Lavorare una così ampia gamma di materiali in contesti produttivi assai variegati non è semplice e richiede un parco macchine altamente flessibile: ciò si riscontra a partire soprattutto dalla fase di taglio per il quale occorre un perfetto bilanciamento tra pianificazione della produzione e gestione dell’imprevisto e una serie di parametri tecnici volti a massimizzare la qualità e, proprio in questo campo, avere instaurato una solida collaborazione con Mazak, è stata una fortuna per l’azienda Mantovana.

I vantaggi di una gamma completa

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Mazak Hyper Turbo x510 CO2 da 2.5 kW installato presso Metalpunto in configurazione stand-alone deputato alla realizzazione di campionature

Dal momento in cui, nel 1993, Metalpunto fa l’incontro con Mazak, l’affidabilità e le performance degli impianti giapponesi sono state la ricetta per un matrimonio che dura fino ai giorni nostri. Dichiara il titolare: «Appena abbiamo avuto modo di saggiare le potenzialità del taglio laser ci siamo resi conto che esso costituiva una svolta per noi e che, al fine di massimizzarne il beneficio, era necessario procedere con gli investimenti. La scelta, anche questa seconda volta, è ricaduta su Mazak; infatti, trovare una multinazionale con il non plus ultra della tecnologia che garantisca al contempo affidabilità e costanza di performance non è semplice.

Così, una volta incontrata, è bene non farsela sfuggire. Proprio questo credo ci abbia spinto a essere i primi della zona a dotarci di un nuovo impianto laser collegato, questa volta, ad un magazzino di carico-scarico, e acquistare pochi minuti dopo la première in fiera il primo impianto al mondo che sfruttava la tecnologia a diodo diretto e infine completare il tutto con un impianto fibra».

Ad oggi Metalpunto dispone di un Mazak Hyper Turbo x510 CO2 da 2.5 kW con banco di lavoro 3000 x 1500 mm in configurazione stand alone con asservimento manuale e deputato alla realizzazione delle piccole campionature e a gestire tutti gli imprevisti e le lavorazioni urgenti dell’ultimo minuto che possono capitare in un’azienda di subfornitura.

Per i lotti più numerosi l’azienda si avvale di un Optiplex 3015 DDL da 4kW, soluzione perfetta per i componenti di alto spessore, per i materiali aloresistenziali e altoriflettenti, e di un Optiplex 3015 Fiber III da 8kW, entrambe in configurazione 3000 x 1500 ed entrambe collegate al magazzino automatico.
In particolare, Optiplex Fiber III è una soluzione che privilegia la produttività facendo della combinazione di elevate accelerazioni ed elevata potenza il proprio cavallo di battaglia.

La macchina limita l’impegno richiesto da parte dell’operatore tramite una serie di operazioni completamente automatizzate come la pulizia e sostituzione degli ugelli, la calibrazione, il calcolo del focal point e l’eventuale compensazione, che ne fanno una soluzione ideale per il lavoro non presidiato 24/7.

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Dettaglio del Mazak Optiplex 3015 Fiber III da 8kW che, grazie a numerose funzioni completamente automatizzate (quale il calcolo della focale, eventuale calibrazione, e del cambio e pulizia ugelli) rappresenta una soluzione perfetta per il lavoro non presidiato 24/7

«Siamo molto orgogliosi del nostro parco laser – puntualizza Casarotto. Disporre di tutte le tecnologie disponibili sul mercato ci permette di scegliere la macchina migliore per ogni applicazione; inoltre, nel tempo abbiamo avuto modo di apprezzare il notevole salto di qualità che la tecnologia ha fatto: nel corso della nostra storia abbiamo cambiato 7 impianti Mazak e le performance di quelli attualmente presenti non hanno paragoni rispetto alle precedenti versioni in termini di pulizia del kerf o di prestazioni nella realizzazione di fori e spigoli vivi. Non per ultimo, scegliere Mazak permette di stare tranquilli anche per quanto concerne l’affidabilità: le macchine difficilmente hanno guasti e, quelle rare volte che capita, i tecnici sono disponibili 24 ore su 24 per risolvere il problema nel minor tempo possibile».

Industria 4.0 e sostenibilità

Un tris d’assi targato Mazak che è reso ancora più vincente grazie alla gestione 4.0 dell’impresa. I più evidenti esempi di tecnologie abilitanti perfettamente impiegate in Metalpunto sono l’automazione e la gestione integrata della produzione.


«Siamo stati tra i primi a dotarci di sistemi di carico e scarico e magazzini automatizzati – prosegue il titolare; questo ci ha permesso di aumentare la produzione riducendo i costi, guadagnando così in competitività e permettendoci di impiegare i nostri dipendenti in attività a elevato valore aggiunto, cosa di fondamentale importanza in un periodo nel quale trovare tecnici qualificati è una vera impresa. Se a questi benefici aggiungiamo quelli derivanti dall’adozione dell’ERP, che permette di tracciare tutta la produzione in ogni sua fase, i vantaggi si moltiplicano: siamo infatti in grado di ottimizzare i processi produttivi grazie all’analisi dei dati guadagnando in efficienza e siamo altresì in grado di tracciare un prodotto in ogni fase andando perfino a risalire alla colata del materiale di cui è costituito garantendo così al cliente il massimo della trasparenza e qualità».


I benefici dell’impiego del software ERP toccano anche il tema della sostenibilità, assai caro a Metalpunto, di cui parla approfonditamente Daniela Mantovani, responsabile ufficio acquisti: «La gestione software ci ha permesso di efficientare l’intera produzione, riducendo gli errori e ottimizzando la gestione delle risorse, limitando quindi gli sprechi e concretizzando un beneficio per l’azienda e per l’ambiente in generale.

Proprio l’ambiente è una tematica che è sempre stata a cuore a Metalpunto: abbiamo sempre posto la massima attenzione allo smaltimento dei rifiuti, alla corretta manutenzione degli impianti e dei sistemi di aspirazione. Negli ultimi tempi inoltre abbiamo intrapreso un processo con un’azienda esterna volto a redigere il report di sostenibilità come richiesto dalle aziende più strutturate». La direttrice che ha permesso a Metalpunto di continuare a far crescere il proprio fatturato è chiara e i suoi ingredienti sono gestione 4.0 della produzione, ricerca della massima qualità, sviluppo sostenibile e una solida partnership con Mazak.

Altrettanto chiari sono i progetti per il futuro: «Vogliamo continuare a presidiare il mercato del contoterzi facendoci trovare sempre pronti a servire il cliente con la massima celerità e mantenendo i massimi standard qualitativi – dichiara il titolare. L’idea di sfruttare il nostro know-how per sviluppare una gamma di prodotti proprietaria non ci convince in quanto sarebbe come andare a sfidare le imprese che fino ad ora ci hanno dato fiducia, entrando in concorrenza con loro. Sinceramente credo sia meglio continuare con l’approccio che ci ha contraddistinto fino ad ora e che è stato premiante, in grado di generare un passaparola che porta ogni anno nuovi clienti senza che sia necessario da parte nostra alcun investimento in comunicazione».


I progetti per il futuro includono anche un costante monitoraggio del mercato al fine di disporre sempre delle migliori tecnologie per riuscire a generare il massimo valore per l’azienda e per il cliente. «Abbiamo fatto importanti investimenti negli ultimi anni che daranno i propri frutti nel breve periodo – dichiara e conclude Casarotto. Monitoriamo costantemente la situazione in ambito di nuove tecnologie, sempre pronti a sostituire quanto in officina con macchine più performanti non appena disponibili e Mazak sarà sicuramente un partner di riguardo in tale processo di ammodernamento».


MULTI-CONTROL TORCH per una qualità di lavorazione costante
Mazak sta mettendo a punto tecnologie per migliorare la qualità di lavorazione e la produttività delle macchine per taglio laser a fibra. Nella fattispecie sta rafforzando lo sviluppo della testa di taglio.

La testa irradia e lavora il materiale con il raggio laser. La facilità di funzionamento è garantita dalla funzione Multi-Control Torch, che permette di variare il diametro del raggio in modo da garantire tagli ottimali ad alta velocità in base allo spessore della lamiera, e a un’altra serie di funzionalità smart che permettono all’operatore di entrare subito in sintonia con la macchina; Mazak ha inoltre incorporato nel controllo Mazatrol Preview G un ampio database di programmi di taglio in funzione di una vasta gamma di spessori e materiali al fine di garantire il miglior setup in tempi brevissimi.

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