Muscoli stampati in 3D

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All’interno del progetto europeo Proboscis (Proboscidean sensitive soft robot for versatile gripping), in cui collabora l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), si sta sviluppando una mano artificiale dotata di “muscoli” pneumatici stampati in 3D con materiale polimerico.

Gli attuatori che fungono da muscoli, sviluppati dall’ dell’ITT di Genova e dalla Scuola Superiore Sant’Anna (SSSA), si espandono e si riducono consentendo così la contrazione e l’estensione delle dita e il movimento delle articolazioni in modo realistico. Denominati GRACE (GeometRy-based Actuators that Contract and Elongate), questi attuatori hanno una forma che ricorda un fuso con le pieghe e possono essere realizzati in varie dimensioni e materiali.

Piacere, GRACE

Dai risultati pubblicati, i ricercatori hanno dimostrato la versatilità degli attuatori in una prima applicazione, una mano pneumatica formata da 18 diversi GRACE fabbricati in un unico processo, utilizzando una stampante 3D commerciale e una resina morbida.

Con una pressione di pochi decimi di bar è possibile piegare le dita, torcere il palmo e ruotare il polso.

La mano pesa circa 100 grammi ed è di dimensioni paragonabili a quella umana. Il limite dimensionale è determinato dalla tecnologia impiegata, è possibile variare le loro prestazioni, sia in termini di deformazione che di resistenza, e realizzarli utilizzando vari materiali e tecnologie.

Gli attuatori possono arrivare a sostenere oltre 1.000 volte il loro peso a seconda del materiale utilizzato.

Le forze generate e le pressioni richieste possono essere aumentate o ridotte e variano la rigidità dei materiali, modificando lo spessore della membrana che compone questi attuatori, ma mantenendo le prestazioni di contrazione ed estensione.

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