Startup e Pmi innovative, facciamo il punto

Condividi

Vi abbiamo fatto cenno piĂą volte, ed è il momento di una breve sintesi: “Incentivi fiscali per investimenti in Pmi e startup innovative” è una misura agevolativa del Ministero dello Sviluppo Economico che prevede una detrazione IRPEF del 50% per chi investe nel capitale sociale di startup o Pmi innovative, giĂ  costituite e regolarmente iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese. Viene concessa all’investitore per l’importo massimo di 200 mila euro (in linea con il regime di aiuti concessi a titolo de minimis – cd. aiuti di piccola entitĂ  – previsto dal Regolamento Ue). L’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni e può essere effettuato direttamente, o per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) che investano prevalentemente in startup innovative o Pmi innovative.

Per investimenti effettuati in startup innovative, l’agevolazione ammonta ad un massimo di 100 mila euro per ciascun periodo di imposta. Per investimenti effettuati in Pmi innovative, il vantaggio arriva invece a un massimo di 300 mila euro per ciascun periodo di imposta (oltre tale limite, sulla parte eccedente l’investitore può detrarre il 30% in ciascun periodo d’imposta).

Ai sensi del Regolamento de minimis, la startup o la Pmi innovativa destinataria dell’investimento non può ottenere aiuti per più di 200 mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.

Il controllo delle domande

L’impresa accede alla piattaforma utilizzando lo SPID. Una volta effettuato si attiva la verifica dei requisiti attraverso il Registro Nazionale degli Aiuti e il Registro delle Imprese. Il Registro Nazionale degli Aiuti permette infatti di accertare la sussistenza, per la startup o la Pmi innovativa, del rispetto della capienza di “plafond de minimis”; il Registro delle Imprese attiva le verifiche dei poteri di firma e dei requisiti soggettivi dell’impresa.

Articoli correlati