Le potenzialità del vetro riciclato

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Un gruppo di ingegneri della RMIT University, di concerto con la società Livefield, ha prodotto un rivestimento per edifici in vetro riciclato con ottime performance in termini di resistenza al fuoco e più sostenibile ed economico di quelli tradizionali. Secondo Dilan Robert, professore della RMIT a capo dello studio, questo genere di rivestimenti potrebbe incidere molto sulla riduzione della quantità di vetro che, ogni anno, finisce in discarica.

La tecnologia, oggi sotto brevetto Livefield, risponde agli standard fondamentali di conformità per la non combustibilità dei rivestimenti vigenti in Australia. Al cuore dell’innovazione una miscela di materiali composta all’83% da vetro riciclato, insieme a quantità relativamente basse di leganti plastici e additivi ignifughi.

Il vetro – ha spiegato Robertè uno dei materiali più riciclabili al mondo in quanto non perde la sua qualità o purezza, e può essere riproposto per molteplici usi in una vasta gamma di settori. Utilizzando elevate quantità di vetro riciclato nei rivestimenti degli edifici, garantendo nel contempo la sicurezza antincendio e altri standard, stiamo contribuendo a trovare una soluzione alla vera sfida dei rifiuti“.

Durante i test il materiale composito ha mostrato prestazioni migliori del vetro tradizionale, risultando meno fragile e incline a rompersi, grazie all’utilizzo di leganti polimerici. Gli esperimenti hanno dimostrato che i rivestimenti sono sicuri per il fuoco, resistenti all’acqua ed economici e soddisfano i requisiti strutturali e sostenibili per l’ambiente.

Prime applicazioni

I pannelli realizzati con questa tecnologia sono già stati installati al campus della RMIT di Bundoora. Per il Prof. Robert, uno degli obiettivi principali del lavoro era individuare materiali antincendio più sicuri, anche alla luce della catastrofe verificatasi nel 2017, quando a Londra l’incendio della torre di Grenfell, attribuito poi all’impiego di materiali antincendio scadenti, ha portato a numerosi morti e feriti.

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