Acciaio, una trasformazione in atto?

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A causa degli ultimi avvenimenti mondiali, ci troviamo di fronte all’alba di una nuova era per l’acciaio? Se sì, con quali ripercussioni lungo tutta la filiera? Dalla scarsità delle materie prime al caro energia, come cambia il settore e quali sono le opportunità per le aziende?

Se il faro del presente è la sostenibilità ambientale e una riduzione delle emissioni per centrare gli obiettivi a livello internazionale, anche – e soprattutto – chi produce acciaio deve operare con un nuovo mindset. A questa esigenza si aggiunge l’attuale difficoltà a reperire le materie prime e un caro energia che non si è risolto del tutto.

Gli ultimi appuntamenti di Siderweb hanno puntato i riflettori proprio su come cambierà il mondo dell’acciaio nel prossimo decennio alla luce degli ultimi trend.

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Il 2023 si è infatti aperto con una boccata d’ossigeno sul caro energia, dopo i nuovi rialzi dei prezzi di elettricità e gas registrati a dicembre.

La crescita dell’elettrosiderurgia

La modalità ad oggi più “tradizionale” di produrre acciaio è il ciclo integrale con l’altoforno. Ma dall’ufficio studi di Siderweb arriva la notizia che in futuro sarà sempre più utilizzato il forno elettrico, passando dal 25 al 40% di preferenza. Pare che sarà una direzione che prenderà anche la Cina, che oggi produce con forno elettrico soltanto il 10% del suo acciaio, ma che arriverà al 20% nel 2030. Si tratta del pensiero di Gianfranco Tosini, responsabile Ufficio Studi di Siderweb, secondo cui ci sarà quindi una riduzione della domanda di minerale di ferro.

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