Pmi italiane: qual è il livello di maturità digitale?

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I dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle Pmi della School of Management del Politecnico di Milano evidenziano che, anche se le Pmi hanno saputo reagire alle crisi esterne, solo il 26% di esse ha aumentato gli investimenti rispetto all’anno precedente, mentre ancora troppe (51%) non svolgono attività per potenziare le competenze digitali, sottolineando un forte divario culturale nel riconoscere il ruolo centrale delle nuove tecnologie. Poco meno della metà sono digitalmente mature e solo il 9% in maniera avanzata. Cresce l’attenzione per la cybersecurity, ma con forte distinguo tra Pmi che adottano solo soluzioni di base (96%) e soluzioni avanzate (28%).

Un campione più completo

Quest’anno, l’Osservatorio, assieme a InfoCamere, ha individuato e mappato altre tre filiere particolarmente rilevanti per il made in Italy: AEC (Architecture, Engineering and Construction), meccanica e meccatronica, veicoli a motore su gomma e servizi connessi. Spiccano così le oltre 11 mila imprese della filiera meccanica e meccatronica che rappresentano più della metà (59%) dei ricavi di filiera; la filiera dei veicoli a motore su gomma e servizi connessi è composta da quasi 6 mila Pmi attive che generano il 36% di ricavi; mentre le circa 25 mila Pmi dell’AEC contribuiscono a più di un terzo del fatturato complessivo. A questo scenario si aggiunge una mancanza di focalizzazione nazionale verso le Pmi: solo 2 iniziative su 10 a favore della digitalizzazione sono esclusivamente indirizzate alle Pmi e di queste 2 su 3, sono rivolte a tutte le imprese. Infine, la difficoltà di intercettare tempestivamente i bandi, per sfruttare nuove risorse finanziarie, denota un problema frequente ovvero l’assenza di una strategia digitale a lungo termine, per la quale è necessaria una trasformazione culturale che comprenda attività formative, svolta anche dagli imprenditori per accrescere la loro capacità di elaborare strategie di medio-lungo termine in cui il digitale riveste un ruolo preminente, e l’inserimento di figure esperte e competenti in questo ambito digitale.

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