Le parole della tecnologia: le tolleranze

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Dal disegno come rappresentazione di un pezzo (reale o immaginario) alle specifiche geometriche di progetto.

Il disegno è una delle più antiche forme di espressione, attraverso il quale viene comunicata una personale interpretazione di cose, persone o luoghi, siano reali o immaginari (le idee!). Si tratta quindi di una rappresentazione bidimensionale, per mezzo di linee e segni, più o meno convenzionali.

Il disegno diventa tecnico, e, in particolare, meccanico, quando ha lo scopo di rendere possibile un’interpretazione definita ed univoca di un pezzo, per arrivare alla sua costruzione. In realtà, per arrivare alla costruzione di più oggetti che siano uguali, con le medesime caratteristiche. La differenza principale fra un “disegno” e un “disegno tecnico” è negli obiettivi: nel primo caso si tratta duna forma di comunicazione, mentre nel secondo diventa uno strumento per la trasmissione oggettiva delle informazioni, il documento principale per la concretizzazione di un’idea.

Da nominale a reale

Le dimensioni reali di un manufatto differiscono sempre da quelle nominali, cioè quelle teoriche, previste dal disegno. La differenza è dovuta al processo produttivo, sia per le caratteristiche intrinseche del processo stesso, sia per la precisione, l’accuratezza con cui viene eseguito: la quota nominale è dunque il valore di riferimento.

In letteratura, si definisce “tolleranza” lo scarto dimensionale ammesso nella lavorazione. Un’altra chiave di lettura, parla di errore, ma, comunque sia, l’indicazione della tolleranza è indispensabile per assicurare l’intercambiabilità (o l’accoppiamento, nel caso di assemblati) dei pezzi.

La tolleranza associata al valore nominale della quota può essere:

  • Tolleranze dimensionali: indicano il limite entro il quale può variare la dimensione. Fanno riferimento alle tolleranze dimensionali gli accoppiamenti;
  • Tolleranze geometriche: indicano gli errori di forma delle superfici reali rispetto a quelle ideali, ovvero rispetto al disegno. La tolleranza geometrica permette di individuare la porzione di spazio entro il quale deve trovarsi il pezzo.

Sono tolleranze geometriche le tolleranze di:
• Forma
• Orientamento
• Posizione
• Oscillazione

Mentre le tolleranze di forma non hanno bisogno, per essere assegnate, di elementi di riferimento, per le altre tolleranze geometriche il riferimento è indispensabile ed è indicato è identificato da un riquadro con lettera collegato ad un triangolo nero posto direttamente sulla linea di misura, nel caso di elementi dimensionabili, oppure su elementi di riferimento (ad esempio, le superfici) se l’elemento non è dimensionabile.

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