La startup biotecnologica israeliana MadeRight, dopo aver sviluppato un processo di produzione di imballaggi ecologici utilizzando coltivazioni di funghi come “materia prima“, ha ottenuto un finanziamento di 2 milioni di dollari per industrializzare il processo e promuoverlo sul mercato.
Un progetto che parte da lontano
Fondata più di venti anni fa da Rotem Cahanovitc e Yotam Davis, rispettivamente micologo e genetista, l’azienda sfrutta la capacità dei funghi di agire come riciclatori naturali, impiegandoli per sostituire materiali negli imballaggi e ridurre in tal modo il loro impatto ambientale. Per farlo, viene utilizzata
una tecnologia di fermentazione per coltivare funghi cresciuti su rifiuti industriali organici – ad esempio trucioli di legno – dai quali derivare materiali sostenibili e biodegradabili che, miscelati con altre bioplastiche, possono essere impiegati per realizzare materia prima seconda da impiagare nei processi della catena di fornitura dell’industria del packaging.
Con i fondi ottenuti dal governo israeliano, MadeRight rafforzerà la ricerca per la realizzazione di un prototipo commercialmente valido, con l’obiettivo di arrivare nel corso del 2024 a offrire al mercato un processo di produzione perfezionato. I principali settori di riferimento, secondo i due fondatori, saranno quelli dell’imballaggio alimentare e della cosmetica. Nel loro paradigma, “il concetto di rifiuto è una costruzione umana, assente nell’ordine naturale, dove i riciclatori della terra sono i funghi”.