Contributi “297”, si punta alle spinoff

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Dlgs 297/99, arrivano nuove opportunità. Al fine di rafforzare la competitività industriale e di accrescere la quota di produzione e di occupazione di alta qualificazione, la misura disciplina gli interventi di sostegno alla ricerca, alla connessa formazione e alla diffusione delle tecnologie derivanti dalle medesime attività.

Condizioni

Tra i soggetti ammissibili agli interventi:
• imprese industriali produttrici di beni e/o servizi;
• imprese di trasporto;
• imprese artigiane;
• centri di ricerca con personalità giuridica autonoma promossi da uno o più dei soggetti precedenti;
• consorzi e società consortili con partecipazione maggioritaria di uno dei soggetti precedenti (il limite inferiore della partecipazione è fissato al 30% quando la sede sia in area depressa);
• università, enti pubblici di ricerca, ENEA ed ASI (Agenzia Spaziale Italiana), qualora presentino domanda congiuntamente ad uno o più dei soggetti precedenti ai quali deve far capo almeno il 50% del costo del progetto (30% per i progetti svolti completamente nelle aree depresse);
• società di recente costituzione ovvero da costituire, finalizzate all’utilizzazione industriale dei risultati della ricerca.

Le spese ammissibili sono: spese del personale; spese generali pari al 60% della spesa del personale; costo delle strumentazioni da utilizzare esclusivamente e in forma permanente per le attività di ricerca; costo dei servizi di consulenza e simili utilizzati per l’attività di ricerca, compresa l’acquisizione dei risultati delle ricerche; attrezzature; beni immateriali (know how e diritti brevettuali, licenze d’uso); materiali e forniture.

Sono strumenti di intervento: i contributi a fondo perduto; il credito agevolato; i contributi in conto interessi; i crediti di imposta; la prestazione di garanzie; il bonus fiscale.

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