È una storia di grande amore per la meccanica quella che fa da sfondo alla felice partnership tra Wittenstein e Argesystems. E proprio nella sede di Argesystems a Castelfranco Veneto siamo andati a scoprire i dettagli di una collaborazione win-win sotto la buona stella dell’ATC, l’automazione del cambio utensili automatico per la piegatura
Il produttore tedesco Wittenstein sviluppa prodotti e sistemi meccatronici completi su specifiche esigenze della singola azienda cliente e sul mercato italiano è presente da oltre 20 anni nel settore dell’automazione di precisione attraverso diverse divisioni che sviluppano, producono e distribuiscono riduttori epicicloidali e ortogonali, servoattuatori rotativi e lineari, software di dimensionamento e sistemi di trasmissione per i settori più vari, compresi robotica industriale e macchine utensili.
Nell’olimpo delle sue partnership italiane di successo c’è quella con Argesystems, specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti di automazione per presse piegatrici e cesoie, realizzati su misura secondo le specifiche dei clienti. Oggi è sempre più forte sul mercato italiano ed internazionale nella fornitura di interi sistemi di automazione ed anche isole robotizzate. Tra le sue ultime applicazioni spicca quella realizzata a Resana (TV) per il cliente Metalco, realtà italiana innovativa che produce arredo urbano e dehor come panchine, cestini, box bici, pensiline, fioriere e illuminazione urbana.
La genesi di un’eccellenza italiana
Argesystems nasce nel 2010 a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, dalla spinta appassionata di Andrea Argentin, che – dopo aver lavorato come dipendente per aziende di spicco del settore meccanico, progettando macchine e facendo prototipi – ha deciso di intraprendere la carriera imprenditoriale fondando la sua azienda. «Il miglior progettista è colui che ha lavorato in officina e che è passato attraverso una lunga gavetta, in prima linea, ci ha spiegato Argentin».
Il numero uno di Argesystems ci ha spiegato che l’azienda sviluppa internamente la parte di progettazione e di assemblaggio mentre esternalizza le lavorazioni meccaniche.
«Tutti i nostri prodotti nascono dalla volontà di fare sempre qualcosa di diverso, innovando il mercato delle macchine utensili seguendo un’evoluzione tecnologica sempre più importante. Credo fortemente nello sviluppo in questa direzione: sono innovativi brevetti con soluzioni intelligenti e personalizzate, diverse da quelle comunemente presenti sul mercato».
Nei suoi primi anni di attività Argesystems si è delineata sul mercato con la progettazione e realizzazione di componenti per presse piegatrici, implementando nel tempo anche la produzione di interi sistemi di automazione, magazzini e centri automatici per presse piegatrici e isole robotizzate.
Evoluzione e innovazione dell’ATC
Circa 6 anni fa Argesystems ha presentato il suo primo ATC – cambio utensili automatico – per presse piegatrici, una soluzione innovativa in termini di processo e prodotto che negli anni è stata sempre più migliorata anche grazie alla collaborazione dei partner costruttori di presse piegatrici. «Il cambio utensili ha una tecnologia capace di interconnettere il magazzino alla pressa, automatizzando l’intero processo di attrezzaggio presso-piega. Stiamo parlando di una soluzione che consente un certo risparmio di tempo nel ciclo di piegatura, maggiore flessibilità e velocità di produzione, con il vantaggio dell’integrazione con qualunque tipologia di pressa piegatrice di nuova generazione».
La soluzione automatica permette all’operatore di non eseguire più il set up manuale della pressa perché il cambio utensili, partendo da un comune file .cad, è in grado di creare automaticamente le stazioni di piega, riconoscendo gli utensili necessari per il processo.
L’evoluzione tecnologica messa in campo da Argesystems ha condotto alla messa a punto del nuovo sistema chiamato TWIN, composto da due presse piegatrici uguali o diverse in tonnellaggio e lunghezza e da un magazzino automatico.
La trasmissione come elemento chiave
Il cambio utensili automatico è un impianto complesso, costituito da molteplici assi, per i quali sono necessari componenti ad alte prestazioni. Alla luce di questo, è stata effettuata un’approfondita analisi, anche con l’ausilio del software di dimensionamento cymex® 5, che ha portato il team tecnico di Wittenstein ad individuare una soluzione customizzata per Argesystems. Il pacchetto comprende riduttori epicicloidali della famiglia NP, sia in versione coassiale sia angolare, con pignoni premontati a dentatura dritta o inclinata, vite senza fine ad albero cavo e riduttori serie CP sugli assi di rotazione. «Per dare una maggiore sicurezza agli assi e maggiore stabilità di fissaggio, abbiamo consigliato l’utilizzo di una flangia R, con fori ad asola, tipicamente usata sui riduttori di fascia molto alta o anche flange rilavorate per meglio adattarsi ai motori utilizzati, senza allungamento dei tempi di montaggio. Si è arrivati a questa selezione studiando minuziosamente tutta la trasmissione. Da qui la forte convinzione di dover dare una consulenza a tutto campo che permettesse di tener conto dell’intero design della macchina e non solo dei nostri prodotti», ha spiegato l’Ing. Emanuele Radice, Regional manager sales & application engineering di Wittenstein Italia.
L’applicazione a servizio dell’industria
Presso lo stabilimento di Metalco Street Forniture a Resana (TV), che produce arredo urbano e dehor, è attiva un’isola robotizzata di 29 metri lineari, progettata e realizzata interamente da Argesystems, che ha installato un cambio utensili automatico, a sua volta equipaggiato di riduttori e trasmissioni Wittenstein. Il sistema è composto globalmente da due robot a portale a 8 assi, uno dedicato allo scarico laser e uno alla piegatura su un sistema con cambio utensili automatico Twin e due presse piegatrici.
«Un unico parco utensili condiviso pone le basi per aumentare la produttività e la flessibilità. Abbiamo approcciato il mondo della robotica, realizzando questa nuova ed innovativa isola robotizzata lunga circa 29 metri, suddivisa in due macroaree, una dedicata allo scarico del laser e una di piegatura, dove opera con efficienza il sistema di cambio utensili TWIN».
Per gli operatori del settore è immediato il pensiero di un’innovazione che porta con sé l’’utilizzo di due robot a portale a 8 assi, dove l’ottavo asse viene utilizzato per l’attività di piegatura e dove i robot possono essere impiegati non solo per la parte di piegatura, ma anche per lo smistamento e pallettizzazione dello scarico laser. L’elevata flessibilità dei robot, che possono lavorare abilmente con o senza l’intervento umano, consente un lavoro a ciclo continuo h 24.
«Wittenstein, per esempio, è presente negli Stati Uniti, garantendoci un efficace supporto oltreoceano. In generale, lo studio fatto con Wittenstein ci permette di crescere. Attualmente, per esempio stiamo studiando applicazioni con robot che necessitano di accelerazioni particolari per capire il dimensionamento e se utilizzare denti dritti o elicoidali». «Con Argesystems è nata fin da subito un’ottima collaborazione, guidata dalla volontà di entrambe le aziende di dare al proprio cliente tutto ciò di cui ha bisogno per essere sempre competitivo in un mercato in costante evoluzione. È stato fondamentale aver potuto proporre soluzioni anche un po’ diverse da quelle standard, personalizzate sulla specifica applicazione», ha aggiunto l’ing. Radice.