Sensori per distribuire l’idrogeno in sicurezza

Condividi

idrogeno

Il gruppo americano Sensit Technologies ha scelto la città di Rovereto come sede europea del proprio centro di ricerca. Nel quartier generale trentino la società sta lavorando allo sviluppo di nuovi sensori portatili capaci di segnalare le eventuali fughe di idrogeno presenti nella rete di distribuzione, come già avviene con il gas tradizionale.

Verso un futuro più sostenibile grazie all’idrogeno

Tra i processi in corso finalizzati alla decarbonizzazione in Italia, la diffusione dell’energia alimentata ad idrogeno si trova ancora in fase iniziale: ad oggi la normativa nazionale prevede che, in via sperimentale, i distributori possano immettere nelle proprie reti una percentuale di idrogeno non superiore al 2% del totale.

Questa fonte di energia rinnovabile rappresenta una valida alternativa green al metano e contribuirà al raggiungimento dei target di riduzione delle emissioni di anidride carbonica previsti dall’Unione europea per il 2030 e il 2050.

La transizione energetica in atto sta dando vita, anche in Trentino, alle “Hydrogen Valley”, degli ecosistemi regionali in cui l’idrogeno verde viene prodotto, stoccato e utilizzato anche per creare un’economia locale sostenibile.

Sensori di controllo per reti di distribuzione sicure

Al fine di garantire l’adozione di protocolli di sicurezza validi, la società Sensit Technologies sta sviluppando in Trentino un nuovo prototipo di sensori portatili pensati appositamente per rilevare eventuali fughe nelle reti di distribuzione di idrogeno.

Il gruppo americano, attivo da oltre quarant’anni nell’ambito dell’analisi e ricerca delle perdite di gas e dell’analisi ambientale, dal 2018 è presente in Italia a Bolzano e da agosto di quest’anno ha aperto un’ulteriore sede presso Progetto Manifattura a Rovereto.

Nel nuovo centro di ricerca in Trentino, Sensit Technologies sta lavorando in sinergia con il Centro Sensors and Devices e con il Centro Sustainable Energy di FBK – Fondazione Bruno Kessler, per trovare insieme soluzioni innovative e sviluppare la parte di sensoristica che renderà sicure le reti di distribuzione del futuro.

L’obiettivo del gruppo americano consiste nel farsi trovare pronti fra qualche anno, quando verrà completata la transizione energetica che prevede il passaggio dalle reti di gas metano a quelle basate sull’idrogeno.

Articoli correlati