Produrre il grafene dal carbone

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Gli scienziati della Virginia Tech hanno sviluppato un metodo per ottenere il grafene dal carbone, riducendo drasticamente il numero di sostanze chimiche aggressive, l’impatto ambientale e i rischi per gli operatori.

Dalla sua scoperta nel 2004 il grafene ha avuto un grande successo nella comunità scientifica e in molti hanno cercato di produrlo e applicarlo. Solitamente il punto di partenza è la grafite, perché è composta quasi interamente da carbonio puro. Ora un team del Politecnico della Virginia, negli Stati Uniti, ha trovato un metodo per ottenere il grafene non dalla grafite ma dal carbone, riducendo drasticamente il numero di sostanze chimiche aggressive al solo acido nitrico. Con meno sostanze chimiche pericolose e meno smaltimenti da gestire, questo approccio abbassa l’impatto ambientale e il rischio per i ricercatori.

Sebbene il carbone contenga una percentuale inferiore di carbonio (dal 60 all’80% rispetto a una composizione pari a quasi il 100% della grafite), la tecnica promette un futuro migliore per l’ambiente, perché questo cambiamento potrebbe anche aprire la strada a un’economia del carbone in rapida diminuzione in tutto il mondo, a causa del suo elevato impatto ambientale.

Il processo sviluppato dai ricercatori americani comporta anche vantaggi economici. Il grafene, prodotto in questo modo, è da 10 a 15 volte meno costoso rispetto ai metodi precedenti. Questo concetto di fornitura a basso costo potrebbe stimolare nuove innovazioni nel mercato e aiutare la commercializzazione.

Il materiale delle meraviglie

Il grafene vanta caratteristiche impareggiabili: è 200 volte più resistente dell’acciaio, ma più leggero della carta e presenta proprietà meccaniche uniche. Su scala microscopica, assume la forma di reticoli di carbonio a forma esagonale con lo spessore di un solo atomo.

Ridurre i costi di produzione del grafene è fondamentale per sfruttare appieno le sue eccezionali proprietà e accelerarne l’ampia adozione in diverse applicazioni, catalizzando potenzialmente lo sviluppo di nuovi mercati e industrie“, afferma Roop Mahajan, a capo dello studio.

Ridurre i rischi ambientali e aumentare la produzione del “materiale delle meraviglie” ha implicazioni anche più profonde: l’uso più intelligente dell’energia e l’impiego di materiali più affidabili e numerose opzioni per l’assistenza sanitaria contribuiscono a migliorare le condizioni di vita del mondo intero.

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