Strategie e KPI per ridurre gli sprechi in magazzino

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Per le aziende manifatturiere il magazzino riveste un ruolo chiave. Di conseguenza, per massimizzare le performance dell’impresa, è fondamentale che esso sia il più efficiente possibile.

Il magazzino è una struttura fondamentale per ogni azienda produttiva in quanto consente di concretizzare il core business dell’azienda: produrre e distribuire i manufatti che essa produce. Per risultare competitivi in settori nei quali la concorrenza è elevata e i margini spesso risicati, la ricerca della massima efficienza diventa una necessità per permettere all’impresa di sopravvivere e, auspicabilmente, prosperare.

Il concetto di efficienza racchiude in sé due aspetti: la riduzione o meglio l’eliminazione di tutte le attività che non apportano valore (sprechi) e la massimizzazione delle attività portatrici di valore. Se queste ultime sono tipiche di ogni azienda, ed è pertanto difficile generalizzare senza scadere nel banale, sulla riduzione degli sprechi è possibile fornire delle nozioni universali che, calate nel pratico e declinate all’interno di ogni realtà produttiva, possono essere un valido spunto per il miglioramento delle performance.

Individuare sprechi, fissare obiettivi, impostare KPI, passare all’azione

Prima di calarci nella realtà del magazzino è bene puntualizzare che l’individuazione delle fonti di spreco non è che il primo step del processo di efficientamento; infatti, una volta rintracciati gli sprechi è necessario fissare degli obiettivi di miglioramento, un sistema di misurazione e un piano d’azione per passare dalla situazione attuale a quella desiderata.

Affinché gli obiettivi non generino incomprensione e costituiscano un traguardo tangibile è bene che essi siano definiti con la formula SMART: acronimo di Specific, ovvero devono formulati nel modo meno vago possibile, Mesurable, cioè espressi in modo tale che possano essere misurabili, Achievable, devono essere realistici e raggiungibili in base alle risorse aziendali e ai vincoli esistenti, Relevant, quindi pertinenti in relazione al business dell’azienda e al mercato in cui compete, e Time-Based, con una scadenza fissata (va bene fissare un obiettivo ma è anche necessario prefiggersi una data entro il quale si intende realizzarlo!).

Una volta individuati gli sprechi e fissati gli obiettivi è ora di passare a un sistema che ne monitori l’andamento. Entrano qui in gioco i famigerati KPI, Key Performance Indicator, dei valori atti a dimostrare quanto efficacemente l’azienda sta raggiungendo gli obiettivi prefissati. È importante sottolineare che, soprattutto per alcuni aspetti del magazzino, tali KPI hanno una doppia valenza sia consuntiva, volta cioè a fotografare l’attuale situazione, sia predittiva, fornendo un’indicazione di come probabilmente evolverà la situazione alla fine del periodo di riferimento.

Ultimo elemento della strategia per eliminare o ridurre gli sprechi in magazzino sono i piani d’azione. Un consiglio in fase di formulazione e implementazione dei progetti di eliminazione delle inefficienze è procedere secondo il metodo PDCA: a grandi linee esso prevede di anteporre a tutto un’accurata fase di pianificazione (Plan), in seguito di implementare le azioni previste per un periodo di prova verificando l’adeguatezza delle soluzioni agli obiettivi previsti (Do), il terzo step è la fase di verifica per valutare se le azioni fino ad ora testate hanno portato i benefici attesi in termine di riduzione degli sprechi (Check) e, infine, dopo aver implementato i feedback della precedente fase, l’applicazione standardizzata delle azioni concordate (Act).

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