Il nuovo cemento stampato mediante tecnica 3D

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Il primo pezzo di autostrada costruita con cemento stampato in 3D smart è stato completato. Siamo
in Cornovaglia, lungo la A30, dove i ricercatori dell’Università di Cambridge si sono alleati alla National Highways per sviluppare un sistema costruttivo rapido, efficienze e, soprattutto, capace di comunicare in tempo reale sul suo stato di salute. Una tecnologia innovativa, resa possibile solo dalla stampa 3D del materiale da costruzione principe e da un trattamento e una superficie smart: il cemento.

Solitamente le strutture che compongono tratti autostradali o viadotti sono realizzati con setti di calcestruzzo prefabbricato che richiede l’impiego di casseformi e un’ampia armatura armata. Ma sfruttando la stampa 3D, il team di ricercatori è riuscito a realizzare un muro cavo, curvo senza rinforzi metallici nè casseformi.

Tutto sotto controllo

Da dove trae la sua forza il muro? Dalla geometria. Per ora la sperimentazione ha permesso di stampare un muro di due metri d’altezza e largo tre metri e mezzo, in una sola ora. In questo modo sono stati ridotti
gli sprechi, i costi e le emissioni. Durante la stampa sono stati inseriti nella miscela una serie di sensori sviluppati dal Prof. Abir Al-Tabbaa presso il Dipartimento di Ingegneria. Questa rete neurale ha permesso di monitorare in tempo reale e durante tutta la fase di stampa 3D, la temperatura del materiale e le sue prestazioni. Gli stessi sensori serviranno poi per editare un gemello digitale dell’infrastruttura, monitorandone la staticità, l’umidità, la pressione, la deformazione, la resistenza elastica e il potenziale elettrochimico.

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