Inflazione, Italia a tasso lento…

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Di fronte ai recenti dati Ocse, che certificano per settembre un calo dell’inflazione su scala congiunturale, non si può che tirare un profondo sospiro di sollievo. Ma lasciamo la parola ai dati. A ottobre (ultimi dati disponibili al momento in cui scriviamo, ndr) l’inflazione è scesa al 5,6%, confermando il calo di settembre (6,2 dal 6,4% di agosto). Si tratta del livello più basso di inflazione mai registrato da ottobre 2021. Quanto all’Italia, precisa l’Ocse, registra il tasso di inflazione più basso tra i paesi del G7, passando dal 5,3% di settembre all’1,7% di ottobre.

Uno sguardo attorno

Più in generale, tra i paesi del G7 l’inflazione è calata per stabilizzarsi al 3,4% ad ottobre, dopo il 4,1% di settembre, toccando il minimo da aprile 2021. Crollo anche nell’Eurozona dove il dato è diminuito al 2,9 % ad ottobre, dopo il 4,3% di settembre. Trend inverso invece per alcuni paesi dove l’inflazione è in aumento di almeno 1 punto. Tassi vicini allo zero in Danimarca, negativi nei Paesi Bassi e in Costarica (ricordiamo che quest’ultimo resta tra i paesi a inflazione negativa, con gli ultimi dati attorno al 3%). Già appena dopo l’estate l’inflazione era scesa a settembre in 27 dei 38 paesi dell’area per aumentare in 8, con gli incrementi maggiori in Spagna (3,5% dal 2,6%), Slovenia (7,4% dal 6,2%) e in Turchia (61,5% dal 58,9%).

Altro fatto che fa ben sperare “a casa nostra” è la buona prestazione italiana per ciò che riguarda l’inflazione sui beni energetici: insieme a UK e Irlanda siamo il paese con il calo più accentuato. Sostanzialmente stabile al 6,5% nell’ottobre 2023 l’inflazione “core” al netto dei prodotti alimentari ed energetici, e anche l’inflazione legata al settore alimentare ha continuato a rallentare rapidamente, raggiungendo il 7,4% in ottobre rispetto all’8,1% di settembre. La diminuzione ha riguardato 32 paesi, ma ha comunque superato il 10% in Turchia, Islanda, Colombia e Regno Unito.

Un caso-pilota continua ad essere rappresentato dalla Germania: ebbene, l’inflazione tedesca è confermata in calo al 3,8% in ottobre, contro il precedente 4,5% su base annua. Confermato anche il rialzo zero rispetto al mese precedente, così come l’indice armonizzato in crescita del 3% su base annua e in calo dello 0,2% su base mensile.

Sempre sul tema, e sempre a cura dell’Ocse, è interessante una lettura completa del rapporto “Tax Policy Reforms 2023”, presentato a settembre, che analizza le riforme fiscali applicate in 75 paesi proprio alla luce delle politiche anti-inflattive.

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