Grazie a una storica, e fruttuosa, collaborazione con Prima Power, Flama è riuscito, da subfornitore, non solo a restare al passo coi tempi, ma anche a evolversi fino a superare brillantemente i confini nazionali. La sua forza sta sia in uno staff affiatato e intraprendente sia in un parco macchine di tutto rispetto, che non ha nulla da invidiare a realtà ben più strutturate.
Lavorare con grandi gruppi industriali stranieri non è semplice, sovente infatti non è sufficiente avere la migliore offerta ma è necessario anche essere sottoposti a processi di audit e rispettare standard minimi di dimensioni o fatturato. Capita raramente che tali gruppi concedano deroghe, decidendo di collaborare anche con aziende più piccole, ma talvolta questi casi eccezionali si verificano qualora l’azienda dimostri di avere caratteristiche fuori dal comune a prescindere dagli standard richiesti.
Una di queste aziende è proprio Flama, azienda di Castelnuovo del Garda, provincia di Verona, attiva nelle forniture contoterzi di componenti in lamiera di piccoli e medi spessori.
Se la collaborazione con i grandi gruppi industriali stranieri rappresenta il presente dell’azienda, il passato di Flama è stato ben diverso. Era il 1995 quando l’attuale titolare Massimiliano Zonaro, forte di una pluriennale esperienza nel settore della produzione di tecnologie per la verniciatura, decide con il fratello di mettersi in proprio.
«I primi anni sono trascorsi all’insegna della produzione di cancellate e ringhiere – racconta il titolare – ma la passione e la voglia di mettersi in gioco erano tante, così nel 1998 abbiamo iniziato a lavorare la lamiera acquistando i primi impianti: una piegatrice e un impianto di taglio laser.
I prodotti erano destinati quasi esclusivamente all’impresa per la quale ero stato dipendente tempo addietro e se questo, da un lato, ci ha permesso di crescere, dall’altro stavamo correndo il rischio di diventare un’azienda mono-cliente con tutti i rischi del caso; così, nel 2002, abbiamo deciso di puntare sul contoterzismo puro ampliando la gamma di clienti».
La scelta si rivela un successo per Flama e le permette di crescere ulteriormente sia a livello di fatturato sia di impiegati, concretizzando il tutto con la costruzione di un nuovo capannone; superata, non senza qualche difficoltà, la crisi del 2008, l’azienda continua la propria ascesa affermandosi come un subfornitore puro in grado di servire tanto la grande azienda quanto la piccola partita IVA.
«Il secondo punto di svolta nella nostra storia – dichiara Zonaro – sono stati gli anni dal 2014 al 2019. In tale periodo abbiamo attuato una trasformazione passando da quella che allora era la tipica impresa padronale a una vera azienda moderna, con una struttura manageriale che non dipendesse da una singola figura apicale. E proprio con l’aiuto di questi nuovi collaboratori abbiamo anche optato per razionalizzare il nostro portafoglio clienti al fine di concentrarci su coloro i quali avrebbero garantito, in virtù del loro volume d’affari e del loro livello tecnologico, il trampolino per la futura crescita».
Questa strategia ha permesso anche all’azienda di passare da ruoli meramente esecutivi a un approccio più consulenziale, supportando i clienti passo passo anche nelle fasi di progettazione, e di seguire progetti importanti con il ruolo di capocommessa; se questo è stato apprezzato dai clienti italiani lo è stato ancora di più dalle aziende estere e ha costituito il vero driver dell’internazionalizzazione.
«Ad oggi il 30% del nostro fatturato è imputabile a clienti d’Oltralpe – dichiara Luca Zonaro, responsabile commerciale e seconda generazione in azienda – e in futuro vogliamo aumentare tale quota.
Lavorare con questo tipo di aziende è stato possibile sicuramente grazie al nostro know-how ma anche grazie al livello tecnologico raggiunto: abbiamo sempre puntato ad avere a disposizione le migliori tecnologie, il tutto asservito da sistemi automatizzati e la cosa è stata particolarmente apprezzata da industrie straniere che, vedendoci strutturati al pari di aziende molto più grandi, ci hanno appaltato delle commesse benché non avessimo le dimensioni tali da rientrare nel loro parco fornitori».
Quindi, le tecnologie, oltre che l’approccio, sono il vero biglietto da visita di Flama e parte di questo merito spetta a Prima Power che attualmente fornisce all’azienda alcune macchine stand alone e un sistema di produzione flessibile al quale sono collegati una combinata punzonatrice cesoia e un impianto di taglio laser.
Una storica collaborazione per il taglio…
«La sinergia con Prima Power nasce ancora prima di Flama – dichiara il titolare – durante la mia precedente esperienza lavorativa avevo avuto l’opportunità di vedere all’opera una punzonatrice combinata con cesoia angolare di questo marchio che, per i tempi, era avveniristica dal momento che, essendo collegata al magazzino, permetteva una produttività decisamente maggiore rispetto alle soluzioni coeve; così, quando in Flama abbiamo dovuto iniziare a dotarci di tecnologie per la lavorazione della lamiera, la scelta è stata naturale e, col senno di poi, non posso fare altro che confermare che sia stata una decisione lungimirante».
Ad oggi in Flama sono disponibili vari macchinari Prima Power dedicati al taglio e alla deformazione della lamiera sia in configurazione stand-alone sia integrati in un sistema di produzione flessibile. Il fiore all’occhiello dell’azienda è un sistema di produzione flessibile Night Train al quale sono collegati un centro di punzonatura e cesoiatura Shear Genius e una macchina di taglio laser Platino Fiber da 4kW.
«Il magazzino automatico Night Train – dichiara Gianni Boldrin, direttore di produzione – è il cuore produttivo del reparto di taglio; esso ci permette la massima flessibilità consentendoci di gestire nella medesima giornata tanto le piccole quanto le grandi commesse, grazie alla possibilità di alimentare le macchine di volta in volta con spessori e materiali diversi; cosa fondamentale per chi, come noi, ha una pianificazione basata su commessa e non su tipologie di materiale». Integrati al Night Train sono un laser Platino Fiber 1530 e una delle due macchine integrate di punzonatura-cesoiatura Shear Genius presenti in azienda. Il primo ha l’obiettivo di garantire elevata produttività, con tempi ciclo ridotti, maggiore affidabilità di processo e un consumo energetico efficiente.
Questo si traduce in un impatto ambientale contenuto e in una notevole flessibilità in termini di spessori e materiali lavorabili. Precisione e robustezza sono garantiti dalla struttura di Platino Fiber, caratterizzata da un telaio in granito sintetico e una struttura a sbalzo in alluminio pressofuso, che assicura inoltre un’accessibilità senza precedenti all’area di lavoro. La testa di taglio progettata da Prima Power, con un’unica lente di messa a fuoco e vetro protettivo integrato, si adatta a ogni esigenza produttiva riuscendo a processare anche i materiali altamente riflettenti grazie all’impiego di una sorgente da 4kW. Il controllo numerico, l’interfaccia operatore e il software di programmazione, tutti sviluppati dall’azienda di Collegno, garantiscono un’esperienza utente smart e intuitiva.
«Il taglio laser ci permette grande produttività – procede Boldrin – ma sono le combinate Shear Genius le macchine per le quali vantiamo il maggiore know-how. Esse, grazie alla potenzialità della punzonatura servo-elettrica, ci consentono di effettuare operazioni di imbutitura, filettatura o svasatura di fori direttamente in macchina contribuendo a eliminare tutti gli sprechi di movimentazione e rilavorazione. Inoltre, le macchine Prima Power sono dotate di un utensile progettato per incidere il PVC protettivo presente sulla lamiera, così da agevolare le operazioni di saldatura senza dover procedere manualmente alla totale rimozione del protettivo, il quale continua a svolgere la sua funzione nelle parti non interessate da giunzione. Ne risulta un importante aumento qualitativo del prodotto finito».
… e per la piegatura
Se produttività, automazione e flessibilità caratterizzano le tecnologie da taglio di Flama, velocità, precisione e semplicità di utilizzo trovano la loro massima espressione negli impianti di deformazione. Per la piegatura sono presenti due presse piegatrici della serie eP affiancate a una pannellatrice semi-automatica Fast Bend. Le prime sono presso piegatrici servo elettriche sviluppate per massimizzare le performance sugli spessori medio bassi.
Come tutte le tecnologie Prima Power, le piegatrici della serie eP sono caratterizzate dall’approccio innovativo, noto come “Green means®“, che sottolinea l’impegno concreto di questo brand (e di conseguenza anche di Flama) per la sostenibilità ambientale, l’efficienza e l’elevata produttività: questa filosofia si traduce in vantaggi tangibili, tra cui maggiore versatilità operativa, minor consumo energetico, ridotti interventi di manutenzione ed eliminazione dell’olio, contribuendo così a un processo produttivo complessivamente più sostenibile.
Le presso piegatrici eP si distinguono per la loro accelerazione e decelerazione superiori, unitamente a tempi di risposta veloci del sistema di azionamento servo elettrico; ciò non solo consente un notevole aumento della produttività, riducendo i tempi ciclo fino al 30%, ma garantisce anche una programmabilità della velocità operativa che non compromette la qualità del prodotto o la sicurezza dell’operatore grazie al sistema Lazer Safe IRIS. «I punti di forza della serie eP – chiosa il titolare – risiedono nella sua efficienza nei consumi, riducendo l’impatto ambientale complessivo, nell’elevata produttività garantita da tempi di ciclo più brevi e da una maggiore affidabilità del processo e nella modularità, che ci consente di adattarci rapidamente alle varie esigenze produttive».
Passando alla pannellatrice Fast Bend, essa rappresenta una soluzione avanzata per la piegatura semiautomatica, posizionandosi tra la tradizionale pressa piegatrice e la pannellatrice automatica, combinando l’efficienza della sequenza automatica di pieghe con un’interfaccia manuale per le fasi di carico, rotazione e scarico. Fast Bend consente di eseguire lavorazioni complesse, inclusi rapidi cambi tra pieghe positive e negative, pieghe schiacciate e raggiate, con una precisione eccellente grazie al database per la correzione dell’angolo e alla tecnologia servo-elettrica.
Particolarmente innovativo è il manipolatore che, dotato di un avanzatore a ventose superiore rispetto ai sistemi adottati sulle tradizionali pannellatrici, amplia la gamma di prodotti piegabili; questa caratteristica contribuisce a una risposta rapida ed efficiente alle esigenze di riduzione del quantitativo di pezzi nel lotto produttivo, mantenendo al contempo una semplicità di utilizzo e un investimento più contenuto rispetto alle soluzioni completamente automatizzate.
«Ad oggi, le caratteristiche della Fast Bend che ci hanno maggiormente soddisfatto – prosegue Zonaro, sono l’eccellente qualità di piegatura possibile grazie alla correzione dell’angolo e alla tecnologia servo-elettrica, la flessibilità e la facilità di utilizzo da parte degli operatori agevolata dalla programmazione 3D, dalla simulazione integrata del ciclo di piegatura e dal lettore di codici a barre che permette di richiamare facilmente i programmi di lavorazione».
Per una produzione efficiente macchinari performanti non bastano, le performance infatti vengono massimizzate quando si riesce a operare una gestione integrata e, quanto più possibile, digitalizzata. Anche in questo aspetto Flama è al passo coi tempi, dal momento che il sistema di produzione flessibile, il laser Platino Fiber, le due Shear Genius e la pannellatrice vengono programmate direttamente dall’ufficio tecnico sfruttando così appieno le potenzialità delle tecnologie “4.0 ready” di Prima Power.
Campioni di politiche ESG
La vincente strategia di business supportata da un parco macchina all’avanguardia ha permesso a Flama di raddoppiare il fatturato, passato dai 5 ai 10 milioni di euro, e di diventare un punto di riferimento per lavorazioni contoterzi di spessori medio sottili con una particolare expertise per lamiere pre-rivestite, zincate e alluminate, inox e alluminio; sebbene l’azienda sia aperta a collaborare in tutti i settori in cui sono presenti componenti in lamiera, il forte know-how in pannellatura e punzonatura le ha conferito una particolare specializzazione nei settori intralogistica, HVAC, alimentare, packaging e automotive.
Tali risultati sono raggiunti nel pieno rispetto delle politiche di sostenibilità: «crediamo in un’industria sostenibile in contrapposizione allo stereotipo che vede le fabbriche come luoghi inquinanti – dichiara Zonaro – basti pensare che riusciamo a coprire il 70% del nostro fabbisogno energetico con il nostro impianto fotovoltaico da 250kW e siamo anche dotati di generatori di azoto per non doverci approvvigionare all’esterno.
La sostenibilità si vede anche nelle scelte produttive di tutti i giorni: infatti, quando possibile, tendiamo a privilegiare la punzonatura servo-elettrica con le combinate Shear Genius, essendo una tecnica produttiva meno energivora sia in termini di potenza assorbita sia di consumabili». Ecosostenibilità è solo uno dei pilastri del manifesto ESG sposato da Flama; un altro di primaria importanza è l’aspetto sociale evidenziato dal rapporto con i 50 dipendenti.
«Chi lavora nel manifatturiero è perfettamente consapevole che un buon tecnico è raro – prosegue il titolare – quindi, una volta trovati dei dipendenti volenterosi e adeguatamente formati è buona cosa tenerseli stretti. Questo è il motivo per cui in Flama cerchiamo di creare un ambiente di lavoro il più accogliente possibile: innanzi tutto teniamo molto all’estetica curando sia gli uffici sia l’area produttiva, in modo che tutto sia sempre pulito e ordinato, in secondo luogo ci dotiamo di tecnologie il più automatizzate possibile al fine di sgravare i tecnici di tutti i compiti ripetitivi e dando loro modo di poter scoprire tutte le potenzialità delle macchine e, infine, forniamo molti benefit ai nostri dipendenti».
Abbiamo raccontato l’evoluzione di Flama fino ad oggi, e il suo passaggio, grazie anche al supporto tecnologico di Prima Power, dalla produzione artigianale alla fabbrica 4.0 con una chiara vocazione internazionale; ma il suo cammino, così come il rapporto con Prima Power, non è destinato a concludersi qui: «nel prossimo futuro abbiamo intenzione di incrementare la penetrazione nei mercati esteri – dichiara il titolare – dal momento che abbiamo notato che grande spinta alla nostra crescita viene data dalla collaborazione con queste realtà. Questo progetto ci spinge anche a essere il più completi possibile a livello di parco macchine, sia ammodernando gli impianti presenti sia introducendo nuove tecnologie, e sotto questo aspetto siamo consapevoli di essere ben seguiti».
Ad oggi tanto un cliente quanto un lavoratore che decide di approcciarsi all’azienda si trova di fronte una realtà strutturata e sempre pronta a innovarsi. Flama dispone di quasi tutte le principali tecnologie Prima Power specifiche per le lavorazioni contoterzi e non si preclude mai l’opportunità di aggiornarle; in questo noto una certa comunanza di ideali e visione con la mia azienda.
D’altronde, anche i claim delle due aziende sembrano dialogare: da una parte “Ever Evolving” riassume la spinta al miglioramento costante e alla crescita continua di Flama, dall’altra “Evolve by integration” spiega come Prima Power supporta l’evoluzione dei propri clienti attraverso soluzioni automatiche integrate che crescono con le loro esigenze».