Come si progetta un corso di formazione in carpenteria?

Fabio Zanoncelli

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Dalla pianificazione degli obiettivi fino alla valutazione finale, portiamo l’esempio di un percorso formativo organizzato per la formazione del personale nell’ambito del disegno tecnico.

Nel contesto dinamico e competitivo del mondo aziendale, la formazione emerge come il pilastro fondamentale per il successo, fungendo da chiave per lo sviluppo delle competenze

Nel particolare ambito del disegno tecnico, investire nella crescita professionale attraverso programmi formativi mirati non solo arricchisce le abilità individuali, ma rappresenta un imperativo per garantire l’innovazione e la precisione nel cuore delle operazioni aziendali.

Progettare un corso di formazione per la lettura del disegno tecnico richiede una pianificazione accurata e la considerazione di diversi elementi chiave. 

Tra questi la chiarezza, l’interattività e l’applicazione pratica sono fondamentali per il successo di un corso di formazione sulla lettura del disegno tecnico. 

Iniziare bene

Per iniziare bene il corso è fondamentale stabilire fin dall’inizio gli obiettivi chiari che vogliamo raggiungere con i partecipanti. Ad esempio, possiamo fissare obiettivi come imparare a leggere i simboli e le convenzioni nei disegni tecnici, capire la geometria tridimensionale e interpretare le viste ortogonali e prospettiche. Questi obiettivi non solo ci guidano durante il corso, ma assicurano anche che i partecipanti acquisiscano una buona base di conoscenze.

È importante anche considerare che la formazione deve adattarsi alle esigenze specifiche dei partecipanti per massimizzare il loro apprendimento. Personalizzare la formazione ci aiuta ad affrontare le sfide e le competenze di ciascun partecipante, rendendo l’apprendimento più coinvolgente e adatto alle esigenze di ognuno.

Nel miglior scenario possibile, pensiamo a un corso di formazione che coinvolga tutti i dipendenti dell’azienda. Questo non solo favorisce la condivisione di conoscenze tra i vari team, ma crea anche un ambiente di apprendimento collaborativo che sfrutta le diverse prospettive e competenze presenti nell’organizzazione. Un corso che coinvolge tutti i dipartimenti contribuisce a costruire una cultura aziendale comune che valorizza e integra le competenze di tutti i dipendenti.

Il vestito su misura

Il percorso formativo sarà attentamente modulato in considerazione dei diversi livelli di conoscenza dei partecipanti e delle loro specifiche esigenze. La progettazione del corso sarà articolata in modo differenziato, tenendo in debito conto sia il livello di familiarità e competenza già acquisito sulla materia, sia l’esperienza pregressa nel campo. Questo approccio mira a garantire che il corso risulti non solo informativo, ma altresì coinvolgente e pertinentemente adattato alle necessità di ogni partecipante.

Per determinare con precisione il punto di partenza di ciascun individuo, si prevede l’impiego di strumenti di autovalutazione. Attraverso questi strumenti i partecipanti saranno incoraggiati a valutare il proprio grado di conoscenza, consentendo così agli istruttori di personalizzare ulteriormente il percorso formativo. In alternativa, saranno proposti semplici test a crocette, il cui completamento fornirà un quadro dettagliato della comprensione del disegno tecnico da parte dei partecipanti, facilitando la creazione di gruppi omogenei in base al livello di competenza.

Questa metodologia mirata assicura che il corso risponda in modo preciso alle esigenze di ciascun partecipante, promuovendo un apprendimento efficace e apprezzato da tutti i partecipanti.

Come strutturare il corso

Una volta individuata questa necessaria suddivisione è da decidere la struttura complessiva del corso. È consigliabile organizzare il corso in moduli o sessioni settimanali, ciascuno concentrato su un aspetto specifico della lettura del disegno tecnico e da un elenco di argomenti da trattare in ogni sessione piuttosto che fare un corso di più giorni consecutivi che potrebbero risultare poco fattibili all’interno delle aziende e anche troppo impegnativi per i partecipanti.

Il corso avrà inoltre bisogno di strumenti e strutture adeguate. Per strumenti si intendono quelli necessari al docente (ad esempio un buon proiettore o uno schermo abbastanza grande da poter mostrare slides e disegni) e ai partecipanti (visto che si tratta di un corso di disegno tecnico sarà necessario avere un blocco di fogli, delle matite, delle gomme per cancellare e delle stecche o squadre).

Il corso dedicato ai progettisti o ai tecnici più esperti dovrà avere un taglio specifico, in questo caso più che concentrarsi sulla spiegazione del disegno tecnico (che è già noto a questa tipologia di partecipanti) dovrà discutere delle modalità di rappresentazione all’interno dell’azienda (ma anche al di fuori quando i disegni vengono condivisi con i propri fornitori o clienti).

Per questa tipologia di partecipanti un corso di disegno tecnico potrebbe partire con una panoramica dettagliata delle norme e degli standard di settore relativi alla rappresentazione grafica per poi passare a una parte in cui si discute l’efficacia della comunicazione attraverso il disegno, valutando e discutendo l’uso di simboli standardizzati, convenzioni di rappresentazione e codici di colore. 

È importante integrare nel percorso formativo una sezione dedicata alla gestione completa del ciclo di vita dei disegni, che abbracci la supervisione attenta di ogni fase, dalla loro iniziale creazione, passando per le fasi di revisione e approvazione, fino all’archiviazione finale. Questo approccio alla gestione dei disegni nell’intero ciclo di vita del prodotto non solo riduce la possibilità di errori e ambiguità durante il processo di progettazione e produzione, ma costituisce anche un elemento cruciale per garantire la tracciabilità e la conformità normativa.

Un occhio al visual management

Parallelamente, è opportuno esplorare i concetti di visual management, integrando gli strumenti tradizionali del disegno tecnico con approcci innovativi come diagrammi, grafici e infografiche. Questa sinergia tra disegno tecnico e strumenti visivi più ampi favorisce la comunicazione di informazioni complesse in modo accessibile a tutti i membri del team. Attraverso questa combinazione di metodi, il processo di trasmissione delle informazioni diventa più efficace, contribuendo a consolidare la comprensione condivisa e a minimizzare potenziali malintesi. In definitiva, questo approccio integrato non solo migliora la chiarezza e la precisione delle comunicazioni, ma contribuisce anche a una gestione più efficiente e intuitiva delle informazioni nel contesto del processo produttivo.

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Nel visual management, il disegno tecnico è come un linguaggio visivo che semplifica le informazioni complesse. Serve a rendere immediata la comprensione e a trasformare concetti difficili in qualcosa di chiaro. In un’organizzazione ben strutturata, il disegno tecnico diventa un modo efficace di comunicare, collegando idee complesse a una visione condivisa in modo semplice.

I tecnici devono inoltre essere adeguatamente formati affinché siano in grado di creare presentazioni che integrino in modo chiaro ed efficace i disegni. Questa competenza si rivela di fondamentale importanza durante le riunioni di progetto, le sessioni di formazione o le presentazioni ai clienti, costituendo così la base essenziale per un processo di miglioramento continuo delle modalità di rappresentazione dei disegni tecnici.

Tale approccio non solo favorisce la comprensione immediata delle informazioni tecniche, ma alimenta anche un ciclo virtuoso di ottimizzazione e perfezionamento, contribuendo a consolidare pratiche sempre più efficienti e avanzate nella comunicazione visiva all’interno dell’ambiente professionale.

Un corso per tutti

Per il resto dei partecipanti, che includono coloro che non sono progettisti, disegnatori o tecnici esperti, è essenziale strutturare il corso in modo analogo a un percorso didattico sul disegno tecnico.

Questa impostazione deve tuttavia essere adattata in modo da risultare accessibile anche a chi si avvicina per la prima volta a queste tematiche, senza trascurare gli aspetti cruciali legati ai processi di piegatura delle lamiere.

Sarà pertanto dedicato un significativo lasso di tempo all’introduzione dei fondamentali del disegno tecnico, comprendendo la comprensione dei simboli, la conoscenza dei diversi tipi di linee, la comprensione delle proiezioni ortogonali, l’analisi delle prospettive, la gestione delle tolleranze dimensionali, e l’esplorazione di sezioni trasversali, tra altri concetti chiave.

Questo approccio mira a fornire una base completa e inclusiva, garantendo che ogni partecipante acquisisca una solida comprensione dei principi fondamentali del disegno tecnico, con particolare enfasi sugli aspetti rilevanti per i processi di lavorazione delle lamiere.

È consigliabile integrare, al termine di ciascun corso, una breve sessione di valutazione al fine di misurare il livello di comprensione e valutare i risultati conseguiti dagli partecipanti nel corso delle lezioni. Tale pratica non solo offre un’opportunità di autovalutazione per i partecipanti, ma costituisce anche uno strumento prezioso per gli istruttori nel valutare l’efficacia del corso stesso.

Attraverso domande mirate e attività di valutazione, si intende fornire un feedback dettagliato sull’apprendimento individuale, consentendo agli studenti di consolidare le proprie conoscenze e agli istruttori di adattare eventuali approfondimenti o chiarimenti necessari.

Questo approccio mirato all’autovalutazione contribuisce inoltre a promuovere un ambiente di apprendimento attivo e partecipativo, incoraggiando la crescita individuale e il miglioramento continuo.

Questo non per “dare dei voti” ai partecipanti, ma per fare delle considerazioni rispetto all’efficacia del corso, alla necessità per alcuni di un ulteriore approfondimento o per programmare in futuro ulteriori interventi formativi.

La formazione sul disegno tecnico per lamieristi dovrebbe costituire un pilastro fondamentale all’interno delle aziende, poiché la formazione continua rappresenta il motore imprescindibile dell’evoluzione delle competenze in un settore dinamicamente in evoluzione come la piegatura delle lamiere.

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