Elettrodeposizione del rame, materiale che viene da lontano

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Il rame ha segnato una svolta epocale nell’evoluzione umana, decretando la fine dell’Età della Pietra. Testimonianze archeologiche ci indicano che l’uso del rame da parte dell’uomo risale a circa 10 mila anni fa, impiegato per la realizzazione di gioielli e monete. La scoperta della possibilità di combinare il rame con altri metalli per produrre leghe ha notevolmente contribuito all’evoluzione delle società e all’inizio di nuove epoche umane.

Un materiale meraviglioso quanto prezioso

Completamente riciclabile, mantiene inalterate le sue proprietà originarie, indipendentemente dalle applicazioni per cui è stato impiegato. Si ritiene che circa l’80% del rame estratto fin dai tempi antichi sia ancora in uso oggi, con un terzo del rame mondiale attuale proveniente dal riciclo. In Europa, più di due milioni di tonnellate di rame derivano da prodotti giunti a fine vita o da residui di produzione. Quindi, il rame, insieme all’alluminio e a pochi altri materiali, già svolge un ruolo cruciale nell’economia circolare. Questo rappresenta un’opportunità significativa per la nostra e le generazioni future: attraverso il riciclo del rame, è possibile proteggere l’ambiente, risparmiando annualmente più di 900 mila tonnellate di CO2.

Il processo di riciclo assicura che questo metallo prezioso rimanga disponibile per lo sviluppo di tecnologie che promuovono la transizione energetica. Il rame è ampiamente utilizzato in vari sistemi di produzione di energia rinnovabile, come l’eolico, il fotovoltaico e il geotermico, oltre che nella mobilità elettrica. Per esempio, ogni automobile elettrica contiene circa quattro volte più rame rispetto a quelle tradizionali. È la corsa del rame a trascinare la crescita della mobilità sostenibile.

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