Una stampante tridimensionale in grado di riprodurre un modello ad alta definizione dell’intero tratto arterioso di un paziente: è questa l’innovativa apparecchiatura a disposizione dei chirurghi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e del Laboratorio Didattico per la Simulazione in Medicina (SIM.LAB) dell’Università di Parma nel padiglione 27 della cittadella ospedaliero-universitaria.
Acquisita grazie ad un progetto di ricerca coordinato da Paolo Perini per il bando Giovani Ricercatori, finanziato dal Ministero della Salute, la stampante 3D Stratasys J720 verrà utilizzata per ricerca clinica e la simulazione in chirurgia vascolare.
La strumentazione 3D utilizza fino a 6 materiali biocompatibili contemporaneamente per riprodurre, con elevata precisione, sia le parti morbide sia quelle dure dell’arteria sulla quale occorre intervenire.
Il modello stampato 3D è a tutti gli effetti un dispositivo medico su misura realizzato “in house” da una struttura sanitaria.
Lo studio è incentrato sull’utilizzo delle stampanti 3D come supporto alla terapia dell’arteriosclerosi in particolare a pazienti affetti da arteriopatia ostruttiva cronica periferica (AOCP).
Il modello 3D realizza con precisione l’arteria compromessa del paziente e consente di studiare e pianificare l’intervento chirurgico e prevenirne le complicanze.
Il primato di Parma
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, iscritta nella banca dati dei fabbricanti dispositivi medici su misura del Ministero della Salute, risulta ad oggi l’unica azienda ospedaliera in Italia ad essere registrata come tale nell’ambito della chirurgia vascolare.