Beni strumentali, green e Mezzogiorno: i tre “pilastri” delle Pmi

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Al “giro di boa” dell’anno 2024 è il momento di fare il punto su tre incentivi ministeriali che sono ormai, per tradizione potremmo dire consolidata, altrettanti “pilastri” per molte piccole e medie imprese dalle Alpi alla Sicilia. Parliamo di strumenti come Nuova Sabatini, Green New Deal e Resto al Sud (con l’estensione Resto Qui), che anche quest’anno stanno assicurando al comparto produttivo non poche “boccate d’ossigeno”.

Nuova Sabatini

Iniziamo dai beni strumentali, fondamentali per il settore manifatturiero: a tale proposito, la Nuova Sabatini prevede contributi sotto forma di finanziamenti bancari o leasing, concessi alle Pmi che acquistano macchinari, impianti e attrezzature nuovi per uso produttivo. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare a inizio anno, inoltre, grazie alla Legge di Bilancio 2024 la misura è stata rifinanziata con 100 milioni di euro, con contributi MiSE e prestiti concessi da intermediari e istituti di credito.

Green New Deal

Un altro interessante filone è quello della sostenibilità e della circular economy: va in questa direzione il cosiddetto Green New Deal Italia, che consiste nella concessione di agevolazioni finanziarie per la realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nell’ambito delle finalità di transizione ecologica e circolare, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI). Relativamente al comparto manifatturiero, si prevede un finanziamento per le attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e industrializzazione dei risultati R&S per Pmi. Si prevedono anche incentivi a fondo perduto fino al 15% come contributo alla spesa a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione, che scendono al 10% di contributo in conto impianti e per l’acquisizione delle immobilizzazioni per l’industrializzazione.

Resto al Sud

Veniamo infine a Resto al Sud, iniziativa gestita da Invitalia che favorisce la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali per chi ha un’età compresa tra 18 e 55 anni e opera nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. Una “costola” di questo incentivo è Resto Qui, che guarda specificamente alle zone colpite da calamità naturali.

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