Il Decreto Legge 43/2024 stabilisce un incremento per il contributo agli interessi sul finanziamento, nel caso in cui le imprese deliberino, ed effettuino, un aumento di capitale.
Risale a gennaio del 2024, ma è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo il successivo 5 aprile: è così che, attraverso un nuovo Decreto Legge (il numero 43/2024), il MIMIT continua a sostenere la crescita delle Pmi attraverso i programmi di investimento. La normativa stanzia 80 milioni di euro in contributi, nell’ambito della già nota misura Nuova Sabatini, introducendo tuttavia interessanti novità, con un aumento delle percentuali in specifici casi. In particolare, per incentivare i processi di capitalizzazione, il nuovo atto promuove un contributo “rafforzato”, destinato alle imprese, funzionalmente alla realizzazione di investimenti secondo lo schema della misura Beni Strumentali.
Gli obiettivi della Nuova Sabatini
C’era una volta, e c’è ancora, la misura Beni Strumentali, meglio nota come Nuova Sabatini: la Legge (DL 22 aprile 2022, nella sua ultima versione) stabilisce che alle imprese sia “offerta” una quota degli interessi su un finanziamento erogato da banche e intermediari creditizi individuati dal MIMIT per realizzare specifici investimenti. Viene richiesto l’acquisto di beni nuovi, individuati in immobilizzazioni materiali per impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali, software e tecnologie digitali. La normativa esclude l’acquisto di terreni e fabbricati, beni usati o rigenerati. Inoltre, non sono finanziabili le spese per componenti o parti di macchinari (con alcune eccezioni per le nuove funzionalità), ma sarà necessario l’acquisto in blocco del bene. È quindi richiesta quella che in gergo viene chiamata “autonomia funzionale”.
Entrando, quindi, nel vivo della misura, in cosa consiste l’agevolazione? Si tratta di un contributo a fondo perduto del quale se ne fa carico il Ministero: in questo modo si alleggerisce il peso del tasso di finanziamento. Vengono così incoraggiati gli investimenti, grazie alle buone condizioni economiche del prestito, e circola maggiore liquidità, con tutti i conseguenti moltiplicatori economici. Le aziende avranno così a disposizione maggiori risorse ed effettueranno più acquisti o noleggi (con contratto di leasing). L’incremento delle transazioni favorirà qualitativamente la produttività, con un beneficio per l’intero indotto. È questa la ratio sottesa alla scelta dell’agevolazione e, considerando il successo mostrato, il governo continua a puntare sulla stessa misura, modificandola in base alla necessità e rifinanziandola costantemente. Inizialmente, infatti, esistevano solo due percentuali. L’ultima normativa in materia (il DL di aprile 2022) ha introdotto una specifica disciplina per gli investimenti al Sud e per quelli green – già previsti in precedenza, ma con nuovi requisiti. E, infine, le novità arrivano dal DL n. 43/2024, che dispone un sostegno alla capitalizzazione: di seguito all’impegno dei soci di sottoscrivere un aumento di capitale, verranno concessi contributi su un finanziamento, con un contributo statale più elevato.