Secondo l’Osservatorio MECSPE del I quadrimestre 2024, un’azienda su quattro punta sugli studenti di ITS e Università per accrescere il proprio bagaglio di competenze e oltre 6 aziende su 10 hanno in programma di integrare nuovo personale entro l’anno. La formazione dei dipendenti è fondamentale per mantenere la competitività, pertanto gli incentivi del Piano Transizione 5.0 saranno sempre più importanti.
La manifattura italiana continua a spingere, con una chiara volontà di crescita – quasi 7 imprenditori su 10 prevedono di crescere entro 2 anni -, nonostante le recenti difficoltà legate al contesto economico internazionale, all’aumento dei prezzi e alla difficoltà di reperimento delle risorse umane, tema che nel I quadrimestre 2024 ha impattato il 54% degli imprenditori.
La risposta a questa criticità arriva – e, per favorire l’inserimento di nuovi talenti in azienda, il 42% delle imprese ha già attivato partnership con ITS e Università, mentre il 34% si muoverà in questo senso entro l’anno.
Questo è lo scenario delineato dall’Osservatorio MECSPE sull’industria manifatturiera italiana [1] riferito al primo quadrimestre 2024.
La ricerca è stata realizzata da MECSPE, fiera di riferimento per la manifattura organizzata da Senaf e in programma a BolognaFiere dal 5 al 7 marzo 2025, in concomitanza con METEF.
Attiva da oltre vent’anni per supportare la filiera all’interno di un’economia in rapida evoluzione, MECSPE rappresenta un appuntamento fondamentale per il settore manifatturiero italiano, non solo come vetrina delle ultime innovazioni tecnologiche, ma anche come ponte cruciale tra il mondo dell’impresa e quello della formazione.
Sinergia tra aziende e scuole per colmare il gap di risorse
Il mismatch tra domanda e offerta nel manifatturiero rappresenta, ancora oggi, una criticità per più della metà degli imprenditori.
La gran parte di loro (65%) intende integrare nuove risorse nel proprio organico entro fine anno e, per farlo, sempre più aziende stanno capendo l’importanza di affidarsi a ITS e Università per reclutare nuovi talenti, anche a scopo di avvalersi della loro preparazione, sempre più focalizzata sul digitale.
Per le imprese, infatti, accrescere il proprio bagaglio di competenze è fondamentale: il 57% di loro prevede l’inserimento di risorse giovanissime, provenienti da ITS, Università oppure da formare una volta entrate nell’organico, entro la fine dell’anno.
Nuove competenze al servizio delle imprese
Avere delle competenze sempre aggiornate, specialmente nel digitale, è fondamentale in un periodo segnato dalla transizione 5.0 che tutte le imprese dovranno affrontare per rimanere competitive, soprattutto in termini di innovazione.
A tal proposito, attualmente il 45% del campione considera le competenze del proprio personale abbastanza o molto in linea con le esigenze aziendali, ma, a fronte di questo dato, vi è un 41% che ritiene che le conoscenze dei propri lavoratori siano solo mediamente allineate con le necessità dell’azienda, e il 14% che invece le considera inadeguate.
Per arricchire questo bagaglio, rispondere al meglio alle esigenze aziendali e aumentare quindi il livello di efficienza, le aziende puntano non solo sulle nuove assunzioni e su giovani talenti provenienti da ITS e Università con nuove competenze, ma anche sulla formazione interna, che rimane lo strumento preferito: oltre 7 imprenditori su 10 hanno già avviato corsi di formazione interni o prevedono di avviarli nei prossimi mesi. Ma c’è anche una buona fetta di chi assumerà, o ha già assunto, personale già formato (29%).
A dare maggiore attenzione al tema formazione ci penserà anche il Piano Transizione 5.0 del MIMIT e approvato di recente, che prevede lo stanziamento di 6,3 miliardi di euro per la transizione digitale ed energetica delle imprese italiane.
Tali fondi riguarderanno, in parte, anche questo ambito; sono infatti previsti investimenti per la “Formazione del personale per l’acquisizione di competenze nelle tecnologie rilevanti per l’attuazione della transizione digitale ed energetica”, anche se, secondo l’Osservatorio MECSPE del I quadrimestre 2024, solo il 29% di chi richiederà gli incentivi conta di investire in questo ambito.
«Il coinvolgimento degli ITS e delle Università è essenziale, sia per individuare nuovi talenti di cui l’industria ha bisogno, sia per preparare le nuove generazioni alle sfide della transizione 5.0.» afferma Maruska Sabato, Project Manager di MECSPE.
«Crediamo fermamente che investire nella formazione continua e nell’aggiornamento delle competenze sia la chiave per mantenere alta la competitività delle nostre imprese, e con gli incentivi del Piano Transizione 5.0 le aziende hanno l’opportunità unica di formare il proprio personale sulle tecnologie emergenti, garantendo una forza lavoro sempre all’avanguardia. La nostra fiera si pone come punto di incontro privilegiato tra aziende, giovani talenti e istituti di formazione, contribuendo in modo significativo a colmare il gap tra domanda e offerta di competenze. In questo senso, MECSPE rappresenta un contesto ideale per facilitare la collaborazione tra il mondo della scuola e quello del lavoro, creando un ecosistema in cui l’innovazione è alimentata da una formazione di qualità. Siamo orgogliosi di poter contribuire a questo dialogo e a supportare il settore nella sua evoluzione verso l’industria 5.0.»
I numeri di MECSPE BOLOGNA 2024
66.906 visitatori professionali, 92.000 mq di superficie espositiva, oltre 2.000 aziende presenti, 2.000 mq di MECSPE LAB – Spazio Innovazione, 18 iniziative speciali, 72 convegni.
[1] Osservatorio MECSPE sull’industria manifatturiera condotta da GRS Ricerca e Strategia su un campione di 1257 aziende manifatturiere italiane, tramite metodologia CAWI durante il mese di giugno 2024.