Come gestire la lamiera verniciata senza correre il rischio di rovinarla durante la movimentazione interna e aumentando al tempo stesso l’efficienza produttiva dell’azienda.
Nelle officine ci si adopera sempre con grande impegno per riuscire a rendere maggiormente efficienti i processi produttivi. Tante realtà, specie se piccole, concentrano i loro sforzi per ottimizzare la produzione interna attraverso l’installazione di nuove macchine oppure rivedendo alcune lavorazioni al fine di velocizzare alcuni passaggi del lavoro. Oltre a questi, una delle principali tematiche sulla quale molti imprenditori e responsabili si stanno concentrando per risolvere i problemi riscontrati all’interno delle officine è la logistica. Un’azienda che produce macchine per il mondo del B2B potrebbe pertanto trovarsi nella condizione in cui non sempre i particolari in lamiera, verniciati internamente e utilizzati nella finitura del bene, giungano integri al montaggio. La fase di allestimento del prodotto è un passaggio cruciale per gran parte delle società, al pari del collaudo. Questo assume una maggior rilevanza se le aziende producono macchine e impianti tailor made, in quanto il risultato finale deve essere ineccepibile sotto ogni aspetto e non limitato solamente a ciò che ne determina la funzionalità d’utilizzo.
Lamiera verniciata: il dettaglio estetico
Sempre con maggior frequenza il cliente richiede prodotti dove non solo gli accessori e la funzionalità hanno un peso rilevante, ma anche l’aspetto esteriore del bene, il suo packaging assieme ad altri elementi contribuiscono a determinare la qualità d’insieme del prodotto acquistato. Pertanto nel momento in cui i carter di piccole e medie dimensioni, necessari alla sicurezza dell’apparecchiatura e, in alcuni casi, anche al design e all’ergonomia della macchina, arrivano al montaggio danneggiati o rigati, si possono generare problematiche rilevanti. Quando ciò accade, nella maggior parte delle situazioni è necessario effettuare una rilavorazione dei pezzi rovinati generando un conseguente ritardo produttivo e un innalzamento dei costi legati alla commessa.
A fronte di un reiterarsi di questa problematica, come può ovviare a tali inconvenienti il reparto di verniciatura di una piccola impresa? Ad oggi i particolari in lamiera, una volta piegati, vengono forati per poi essere lavati e asciugati, per poi essere stuccati, verniciati ed essiccati. In seguito vengono movimentati da un operatore che li consegna al montaggio attraverso pallet o contenitori posti sul carrello elevatore. Nonostante gli addetti abbiano una grande cura nel proteggere i componenti e un’attenzione quasi maniacale nella loro movimentazione, accade spesso che al momento della presa in carico del reparto più carter presentino, in posizioni differenti, delle rigature o lievi ammaccature ancor prima di essere prelevati per l’installazione.
La soluzione
Un’azienda che incontra una problematica di questa tipologia cerca di risolverla internamente interrogandosi sulle varie cause che possano aver generato queste anomalie. Ciò è possibile in primis attraverso il confronto tra gli attori coinvolti nel processo, ovvero tra i responsabili della verniciatura, i carrellisti e coloro che effettuano l’allestimento della macchina. Allo scopo potrebbe essere di aiuto convocare una piccola riunione informale o, meglio, in questi casi può essere di grande impatto eseguire un rilievo sul campo seguendo alcuni particolari in tutto l’iter che seguono al momento in cui vengono verniciati fino al loro montaggio. Quest’ultima soluzione, anche se sicuramente più dispendiosa, all’atto pratico potrebbe portare con maggior semplicità alla determinazione della problematica in corso.
Qualunque sia la metodologia adottata, è necessario analizzare quanto emerso sulla lamiera verniciata costatando che i componenti siano stati asciugati correttamente seguendo tutto il processo validato internamente. In seguito è possibile focalizzare l’attenzione sulle modalità di movimentazione del materiale. A riguardo è emerso che il materiale in cabina di verniciatura, una volta verniciato ed asciugato, viene spostato manualmente su dei pallet per poi essere trasportato, attraverso un carrello elevatore, dove viene eseguito l’allestimento della macchina. Nonostante la grande attenzione degli operatori coinvolti in questi passaggi, il materiale spesso ritorna al reparto verniciatura, per essere ripreso, a causa dei graffi riscontrati su diversi carter.
Dopo attenta analisi è stato compreso che durante il percorso da un reparto all’altro le vibrazioni dei pezzi sul pallet possono causare graffi e in alcuni casi il danneggiamento degli stessi dovuto alla caduta accidentale dal mezzo in movimento. Per ovviare a questo inconveniente si è dunque ipotizzato di costruire dei carrelli sui quali appendere, attraverso ganci, i pezzi asciugati pronti per il montaggio. Questa attrezzatura, alla stessa stregua di quelli utilizzati nella moda per movimentare i capi di abbigliamento, avrà alla sua base delle ruote che gli consentiranno di essere spostato direttamente al reparto montaggio eliminando l’utilizzo dei pallet. La soluzione messa a punto dovrà essere adottata dapprima per alcune commesse pilota per stabilirne o meno la sua efficacia.
In seguito, se il riscontro sulla metodologia individuata sarà positivo, questa potrà essere estesa anche a tutte le commesse future dell’azienda. Così operando sarà possibile ottenere un aumento dell’efficienza produttiva, nonché una minor possibilità di danneggiamento della lamiera verniciata durante la movimentazione interna. Altresì si elimineranno i tempi ed i costi legati alle rilavorazioni.