Come sostituire i composti clorurati nei lubrorefrigeranti per la deformazione a freddo, garantendo prestazioni elevate, sicurezza e sostenibilità ambientale?
Il comparto industriale del taglio e della deformazione dei metalli è uno dei più esigenti in termini di prestazioni tribologiche. Le operazioni di taglio con utensili e di deformazione tramite matrici generano quantità elevate di calore e stress meccanici. In questi scenari estremi, la lubrificazione ottimale e il lubrificante giocano un ruolo determinante, diventando un elemento strategico nel processo produttivo.
Parallelamente, l’evoluzione normativa e le crescenti sensibilità ambientali e sanitarie impongono che i lubrificanti non siano solo efficienti, ma anche sicuri per gli operatori e compatibili con l’ambiente. Ne consegue che la gestione dei rischi legati all’esposizione, allo smaltimento di lubrificanti ha portato il settore a orientarsi sempre di più verso soluzioni prive di sostanze nocive.
Il White Paper “La sostituzione dei composti clorurati nei lubrorefrigeranti per la deformazione a freddo” analizza l’urgenza di eliminare composti clorurati e IPA dai lubrorefrigeranti, evidenziando come sia possibile mantenere elevate prestazioni grazie all’impiego di additivi EP alternativi.
Questo White Paper ti permetterà di:
- APPROFONDIRE un esempio pratico in cui un lubrificante bio ha efficacemente sostituito una formulazione con il 70% di cloroparaffine nella produzione di rondelle in acciaio inox
- ANALIZZARE i benefici dell’adozione di lubrificanti bio-based in termini di sicurezza per gli operatori, compatibilità con i sistemi di lavaggio e riduzione dei costi di smaltimento
- AFFRONTARE la complessità della lavorazione dell’acciaio inox, tramite ricerca avanzata e sviluppo di soluzioni altamente personalizzate
- ESPLORARE lo sviluppo di additivi EP alternativi (a base di zolfo e fosforo), capaci di garantire elevate prestazioni tribologiche