Raffinare i metalli essenziali negli Stati Uniti

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Co-fondata da una docente associata del MIT, l’azienda Nth Cycle recupera metalli critici da rifiuti industriali e minerali utilizzando una tecnologia brevettata e altamente efficiente nota come elettroestrazione.

Oggi gli Stati Uniti hanno bisogno di garantire l’approvvigionamento interno di metalli come litio, cobalto, rame e terre rare, necessari per produrre tutto, dalle batterie ai motori a reazione e ai motori elettrici. La società Nth Cycle, fondata dalla docente associata del Massachussets Institute of Technology Desirée Plata, recupera metalli critici da rifiuti industriali e minerali utilizzando una tecnologia brevettata e altamente efficiente: l’elettroestrazione.

“L’America è una nazione incredibilmente ricca di risorse: si tratta solo di estrarre e convertire queste risorse per l’uso. Questo è il ruolo della raffinazione. Colmando questa lacuna nella catena di approvvigionamento, possiamo rendere gli Stati Uniti il più grande produttore di metalli critici al mondo” commenta l’amministratore delegato Megan O’Connor. 

Dallo scorso anno, Nth Cycle produce cobalto e nichel utilizzando il suo primo impianto commerciale a Fairfield, Ohio. I sistemi di raffinazione modulari dell’azienda, alimentati da elettricità invece che da combustibili fossili, possono essere implementati in una frazione del tempo impiegato dagli impianti di raffinazione dei metalli tradizionali. Ora Nth Cycle mira a implementare i suoi sistemi modulari negli Stati Uniti e in Europa per stabilire nuove catene di approvvigionamento per i materiali che alimentano l’economia. “Circa l’85% dei minerali essenziali del mondo viene raffinato in Cina, quindi per noi rappresenta una questione economica e di sicurezza nazionale. Anche se estraiamo i materiali qui – abbiamo una miniera di nichel operativa nel Michigan – poi li spediamo all’estero per la raffinazione. Questi materiali sono componenti necessari in molteplici settori industriali. Tutto, dai nostri telefoni alle nostre auto ai nostri sistemi di difesa, dipende da loro. Mi piace dire che i minerali essenziali sono il nuovo petrolio” continua O’Connor. 

Rifiuti elettronici come risorse

Oggi i produttori e gli impianti di smaltimento dei rifiuti elettronici macinano i materiali a fine vita e li inviano a enormi raffinerie chimiche all’estero, che riscaldano il metallo fino a trasformarlo in un liquido fuso e lo sottopongono a una serie di acidi e basi per distillare i rifiuti e restituire loro la forma pura del metallo desiderato. Gli Stati Uniti e l’Europa dispongono abbondantemente di materiali di scarto a fine vita, ma sono dispersi e le normative ambientali hanno lasciato all’Occidente poche opzioni di raffinazione scalabili.

Invece di costruire una raffineria, il team di Nth Cycle ha realizzato un sistema di raffinazione modulare, denominato “The Oyster”, che può ridurre costi, sprechi e tempi di commercializzazione grazie alla co-localizzazione in loco con riciclatori, minatori e produttori. The Oyster utilizza elettricità, precipitazione chimica e filtrazione per creare gli stessi prodotti chimici di raffinazione dei metalli dei metodi tradizionali. Ogg, il sistema può processare oltre 3.000 tonnellate di rottami all’anno ed essere personalizzato per produrre diversi metalli.

Raffinazione dei metalli in loco

Nth Cycle gestirà altri sistemi Oyster in un modello di business che O’Connor descrive come “raffinazione come servizio”, in cui i clienti possiedono il prodotto finale. L’azienda sta cercando di collaborare con i depositi di rottami e gli impianti di raccolta di rifiuti industriali, nonché con i produttori che generano rifiuti. Attualmente Nth Cycle si occupa principalmente di recuperare metalli dalle batterie, ma ha anche utilizzato il suo processo per recuperare cobalto e nichel dai materiali catalizzatori esauriti nell’industria petrolifera e del gas. Guardando al futuro, Nth Cycle spera di applicare il suo processo alla principale fonte di rifiuti in assoluto: l’attività mineraria.

“Il mondo ha bisogno di minerali più essenziali come cobalto, nichel, litio e rame. Gli unici due modi in cui è possibile ottenere questi materiali sono il riciclo e l’attività mineraria, ed entrambe queste fonti devono essere raffinate chimicamente. È qui che entra in gioco Nth Cycle. Molte persone hanno una percezione negativa dell’attività mineraria, ma se si dispone di una tecnologia in grado di ridurre i rifiuti e le emissioni, è così che si ottiene più attività mineraria in regioni come gli Stati Uniti. Questo è l’impatto che vogliamo che questa tecnologia abbia nel mondo occidentale” conclude O’Connor. 

Foto:  Courtesy of Nth Cycle

Fonte: MIT News

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