La febbre dell’intelligenza artificiale ha ormai preso d’assalto ogni settore, il manifatturiero nonostante sia reticente all’innovazione talvolta non sembra essere da meno.
Francesco Barna
L’intelligenza artificiale (IA) è una branca dell’informatica che si occupa di sviluppare algoritmi che mirano ad emulare l’intelligenza umana quindi capace di esprimere ragionamenti, analisi, problem-solving e decision making.
Queste qualità, appare evidente, sono fondamentali per costruire complessi sistemi automatici che mirano a sostituire l’uomo dapprima in azioni ripetitive e a scarso valore aggiunto, ma man mano che questi sistemi si evolvono potranno assumere ruoli sempre più importanti e strategici all’interno della realtà aziendale.
L’IA si suddivide in tantissime branche e sicuramente tutte o quasi verranno applicate al mondo delle macchine utensili, oggi però andremo a guardare nel dettaglio alcuni dei rami di sviluppo più importante e affascinanti:
1. Computer Vision: la caratteristica degli algoritmi che hanno come input una immagine o un video e riescono a riconoscere in tempo reale oggetti al proprio interno, o l’assenza degli stessi.
2. Natural Language Processing (NLP): è quella branca che studia gli algoritmi che hanno a che fare con il linguaggio, il suo riconoscimento e la sua generazione. ChatGPT è un Large Language Model (LLM) che fa parte di questa area tecnologica.
3. Machine Learning per la classificazione e la regressione: quell’area di ricerca dell’IA che mira a risolvere problemi in cui la classificazione di una serie di dati o l’analisi di un trend complesso è necessaria.
Computer Vision
Le tecniche di Computer Vision (CV) sono volte al riconoscimento di oggetti questi in ambito delle macchine utensili possono permettere lo sviluppo di molteplici applicazioni di interesse.
In primis è possibile riconoscere, dato un certo setup associato a un preciso part program, se in macchina sono montate la morsa corretta e l’annesso sistema di fissaggio.
Questo permette di rimediare agli errori umani che possono capitare durante le fasi di attrezzaggio dovute a un’inefficace comunicazione tra reparti o alla disattenzione dell’operatore stesso specialmente a fine turno o durante i turni notturni i cui si hanno inevitabilmente cali della soglia di attenzione.