Biodegradabili e flessibili: sono queste le caratteristiche rivoluzionarie di cui potrebbero essere dotati i nuovi dispositivi elettronici. I semiconduttori prodotti con materiali organici e inorganici, a cui stanno lavorando gli ingegneri dell’ANU (Australian National University), sono dotati di una straordinaria flessibilità e possono convertire l’elettricità in luce in modo efficiente.
Il team dell’ANU, infatti, ha sviluppato una componente elettronica ultrasottile ibrida e organica (un solo atomo di carbonio e idrogeno), tramite un processo chiamato deposizione chimica da vapore, e una parte inorganica (dello spessore di circa due atomi), disponendo così della luminosità e della sottigliezza ideali per realizzare schermi ad alta risoluzione e telefoni cellulari pieghevoli di prossima generazione.
Ma non solo: grazie all’introduzione di un componente organico, l’invenzione apre le porte anche a nuovi dispositivi ecosostenibili, contribuendo in questo modo a ridurre gli elevati volumi dei rifiuti elettronici. Infine, possiede un potenziale intrinseco per dotare i telefoni cellulari della potenza che hanno oggi i supercomputer.
Lo step finale sarà quello di far crescere la componente di semiconduttori su larga scala in modo che possa essere commercializzata in collaborazione con i potenziali partner del settore.
https://phys.org/news/2018-10-part-organic-bendable-mobile.html