Crediti d’imposta, finalmente operativi!

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In GU ufficializzate le misure previste dal Dl Rilancio per sostenere le Pmi italiane nella difficoltà.

Buone notizie per le imprese. Sulla Gazzetta Ufficiale del 24 agosto scorso è stato pubblicato il decreto attuativo che rende operativi i due crediti d’imposta previsti dal Dl Rilancio a sostegno della patrimonializzazione delle piccole e medie imprese.

Nello specifico i crediti d’imposta prevedono: credito d’imposta sui conferimenti in denaro per aumenti di capitale (comma 4); credito d’imposta sulle perdite registrate nel 2020.

Il primo credito d’imposta è riconosciuto ai soggetti che effettuano tra il 20 maggio 2020 e il 31 dicembre 2020 conferimenti in denaro in una o piu’ societa’ e’ riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al 20% dell’ammontare del conferimento medesimo. Il conferimento massimo su cui calcolare il credito d’imposta non puo’ eccedere l’importo di 2 milioni di euro. Per beneficiare del credito d’imposta l’impresa, con riferimento al periodo d’imposta 2019, deve presentare un ammontare dei ricavi superiore a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro e che abbia subito, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, nei mesi di marzo e aprile 2020, una riduzione complessiva dell’ammontare dei ricavi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in misura non inferiore al 33%. L’agevolazione è riconosciuta in relazione a conferimenti effettuati in società per azioni, in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, anche semplificata, società cooperative europee aventi sede legale in Italia, regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese.

Il secondo credito d’imposta è pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto, al lordo delle perdite stesse, fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale stesso.

L’Agenzia delle Entrate comunicherà termini e le modalità per la presentazione delle domande.

Decreto Agosto: ecco le misure per le imprese

Rifinanziati contratti di sviluppo, Fondo salva imprese e occupazione. Ulteriori 25 miliardi di euro nel sistema economico.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del cosiddetto “Decreto Agosto” sono entrate in vigore importanti misure per continuare a sostenere il rilancio dell’economia del paese colpita dall’emergenza coronavirus. Questo provvedimento, che segue i decreti Cura Italia, Liquidità, Rilancio e Semplificazioni, stanzia ulteriori 25 miliardi di euro che fanno arrivare a circa 100 miliardi di euro complessivi le risorse messe in campo finora dal governo.

In particolare, il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto, oltre a nuovi investimenti nel campo delle nuove tecnologie, il rifinanziamento e il potenziamento di una serie di misure che hanno l’obiettivo di favorire la ripresa del sistema produttivo del paese, come i contratti di sviluppo e il Fondo salva imprese e occupazione.

Ecco le principali misure in vigore presenti nel provvedimento:
500 milioni per i contratti di sviluppo, al fine di favorire l’attrazione degli investimenti e la realizzazione di progetti di sviluppo di impresa rilevanti per il rafforzamento della struttura produttiva del paese, con particolare riferimento alle aree del Mezzogiorno;
200 milioni, che si aggiungono ai 100 milioni già stanziati in precedenza, per il Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di impresa. L’intervento del fondo viene inoltre esteso alle imprese di rilevanza strategica con meno di 250 dipendenti o nei casi di ulteriore proroga della cassa integrazione per cessazione;
64 milioni per la “Nuova Sabatini” che prevede agevolazioni per l’acquisito di beni strumentali da parte delle imprese;
50 milioni per i voucher destinati alle imprese che ricorrono alla consulenza specialistica di manager per l’innovazione e ammodernamento assetti gestionali, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Fondo di Garanzia, rafforzamento patrimonio aziende, Fondo IPCEI
7.8 miliardi di euro al Fondo di Garanzia per garantire la liquidità alle imprese e ai professionisti;
1.5 miliardi di euro per il rafforzamento patrimoniale, il rilancio e lo sviluppo di società controllate dallo stato;
950 milioni per il Fondo IPCEI per il sostegno alle imprese che partecipano alla realizzazione di importanti progetti di interesse europeo nel campo delle nuove tecnologie (batterie, microprocessori, idrogeno);
• potenziato lo strumento dei Piani individuali di risparmio alternativi (PIR), con la soglia di investimento annuale detassata che sale da 150 mila a 300 mila euro per gli investimenti a lungo termine;
• prorogata per le Pmi anche la moratoria su prestiti e mutui: dal 30 settembre 2020 il termine viene esteso al 31 gennaio 2021 (al 31 marzo 2021 per le imprese del comparto turistico).

Altre misure

• estensione al mese di giugno del bonus affitti per tutti gli immobili ad uso non abitativo e affitto di azienda. Per le attività del turismo il credito d’imposta del 60% sul canone di locazione, che potrà essere ceduto anche al locatore in sconto affitti, si estende anche al mese di luglio;
• l’esonero dal pagamento della Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP) e del Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP) al 31 dicembre 2020;
• l’esonero dal pagamento della seconda rata dell’Imposta municipale unica (IMU) 2020 per alcune categorie di immobili e strutture turistico-ricettive, nonché gli immobili per fiere espositive;
• stanziati 1.75 miliardi di euro per il 2021 per incentivare gli acquisti effettuati con forme di pagamento elettroniche con la formula del cashback.

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