In ProM Facility i progetti di studio diventano casi di successo

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ProM Facility, il centro di prototipazione meccatronica di Trentino Sviluppo, rappresenta un punto di riferimento per i giovani talenti alla ricerca di una realtà innovativa in grado di soddisfare le esigenze di studio e sperimentazione.

Dalla data di apertura nel 2017 ad oggi, nella facility di Polo Meccatronica a Rovereto sono state sviluppate 25 tesi di laurea e 6 tesi di dottorato da parte di studenti e studentesse provenienti da atenei italiani e da Paesi esteri, tra cui Iran, India e Cina. Le materie oggetto dei percorsi di studi realizzati spaziano dall’economia al design, dalla fisica all’ingegneria dei materiali, dall’elettronica alla robotica.

Tre esempi di tesi innovative sviluppate in ProM Facility

Alcune proposte di ricerca, realizzate grazie al supporto del centro di prototipazione meccatronica, sono state presentate a conferenze scientifiche in Europa e negli Stati Uniti. Delle idee sono risultate così valide che gli studenti promotori hanno deciso di trasformarle in startup o di procedere alla registrazione del brevetto, dando vita a progetti imprenditoriali ambiziosi ed entusiasmanti.

La sella Polly di Sabrina Polana, laureata in Design alla Libera Accademia di Belle Arti di Rovereto, è un dispositivo high tech che mira a minimizzare gli effetti negativi dell’equitazione sui cavalli, adattandosi alla schiena dell’animale. Il prodotto, leggero e flessibile, è stato riprogettato e stampato in 3D presso ProM Facility.

Anche gli arredi sostenibili della tesi di laurea di Nicole Soligo sono stati sviluppati e stampati in 3D nella facility di Polo Meccatronica. Il progetto si è svolto in collaborazione con l’azienda Aquafil e l’Università di Salerno e ha visto l’apporto della cella di stampa robotica presente nei laboratori del centro di prototipazione meccatronica, in grado di creare oggetti di grandi dimensioni con materiali compositi attraverso il processo di FGF – Fused Granulate Fabrication.

Un’altra iniziativa di ricerca che si è trasformata in un caso di successo ha visto il coinvolgimento dell’Università di Trento, Trentino Sviluppo in qualità di partner attraverso ProM Facility e APSS – Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, tramite il Centro di Protonterapia. Il lavoro sinergico della rete trentina dell’innovazione ha portato allo sviluppo di modulatori per la modifica dei fasci di protoni e alla creazione di dispositivi e prototipi di strumenti che facilitano il lavoro quotidiano di medici, fisici e tecnici ospedalieri impegnati ogni giorno nella lotta contro il cancro.

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