Se il caricatore fa la differenza

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Quando l’automazione diventa uno dei più grandi alleati della produttività

Sveliamo in che modo una particolare tecnologia di carico automatico delle barre ha permesso a una torneria veneta di crescere in produttività.

È una realtà industriale di piccole dimensioni ma di grande spessore tecnologico e notevole dinamismo la Pizeta S.r.l., torneria specializzata nella produzione di manufatti conto terzi per differenti settori applicativi: automotive, oleodinamico, elettromeccanico, idraulico, pneumatico, del design… Durante la nostra visita presso lo stabilimento produttivo di Trissino (VI), abbiamo incontrato Rolando Zerbato, uno dei due soci dell’impresa, il quale così ci ha descritto l’attività dell’officina: “Realizziamo pezzi torniti da barra, in lotti la cui dimensione può variare da un minimo di 1.000 a un massimo di 50.000 pezzi al mese. Lavoriamo materiali di qualsiasi tipo, in particolare ottone, acciai legati AVP-AVZ, acciai inox AISI303, AISI304 e AISI316, acciai speciali e leghe di alluminio“.

Pizeta si avvale di oltre 30 dipendenti e, all’interno del reparto produttivo, dispone di una quarantina di torni da barra a controllo numerico, due centri di lavoro e altre macchine più tradizionali. “A seconda del tipo di tornio – ha continuato Zerbatoil diametro del passaggio barra va dai 3 ai 65 millimetri“. Per il collaudo dei pezzi, infine, Pizeta dispone di isole di controllo, dislocate nell’area produttiva, provviste di strumentazioni avanzate, per esempio soluzioni di misura tridimensionali e proiettori digitali, collegate ai software di gestione aziendale.

L’articolo completo è disponibile sul numero di febbraio 2018 di Macchine Utensili da pagina 70

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