Calano i prezzi alla produzione in Europa. A luglio 2014, rispetto allo stesso periodo del 2013, i costi alla produzione sono scesi dell’1,1% nell’Eurozona e del 1,3% nell’Unione Europa. Lo riportano le stime di Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea. A determinare questo risultato nella zona euro la flessione del settore energetico che, rispetto a luglio 2013, è sceso del 3,5%, seguito da quello dei beni intermedi allo 0,7%. I prezzi sono invece aumentati dello 0,1% per i beni di consumo non durevoli, dello 0,4% per i beni strumentali e del 1,0% per i beni di consumo durevoli. Parallelamente, nei paesi dell’Unione, si è verificato un calo del 4,4% nel settore energetico e nei beni intermedi dello 0,6%, mentre i prezzi sono aumentati dello 0,1% per i beni di consumo non durevoli, dello 0,4% per i beni strumentali e 0,8% per i beni di consumo durevoli. Le maggiori diminuzioni dei prezzi alla produzione industriale sono state osservate in Belgio (-5,7%), Lituania (-4,8%) e Slovacchia (-2,9%), e gli aumenti più elevati in Lettonia, Romania e Svezia (tutti 0,2%).
I prezzi alla produzione industriale sono calati anche su base mensile: dopo l’aumento dello 0,2% nell’Eurozona e dello 0,1% nella EU28 segnalato a giugno 2014, a luglio i costi sono tornati a scendere dello 0,1% nell’area euro e dello 0,2% nell’UE. Anche in questo caso è l’energia a svolgere un ruolo fondamentale: nella zona euro si è registrato un calo del 0,6%, mentre gli altri comparti sono rimasti costanti: beni intermedi, beni strumentali, durevoli e non durevoli e beni di consumo. Lo stesso vale per l’EU28 dove l’energia ha presentato una flessione dello 0,9%.