I materiali e le applicazioni

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tecnologia dei materialiL’importanza del conoscere le tecnologie dei materiali e le loro applicazioni: composizioni base e caratteristiche tecniche sono basilari per eseguire una corretta lavorazione.

Caro neoassunto, ti è chiaro cosa si intende per tecnologia dei materiali? E’ lo studio dell’applicazione e dell’impiego dei materiali, con particolare riferimento ai processi di produzione e trasformazione della materia prima in prodotto finito. La tecnologia dei materiali è strettamente legata alla scienza dei materiali, che si occupa invece del legame fra la struttura del materiale e le sue proprietà. Parallelamente (o al disopra, secondo alcuni) c’è l’ingegneria dei materiali che “progetta”la struttura di un materiale, come nel caso dei compositi o dei manufatti ottenuti con tecnica additiva, in modo che possa avere le caratteristiche desiderate“.

Dunque, poter unire la conoscenza di base dei materiali e la conoscenza di base delle tecniche di lavorazione dei vari materiali ti permetterà, forse anche grazie ad un po’ di pratica, di raggiungere competenze riguardo struttura, proprietà, lavorazioni e comportamento dei vari materiali normalmente lavorati in azienda.

La tecnologia dei materiali è un po’ il cuore del processo produttivo: è essenziale per determinare le caratteristiche degli utensili più adatti alla lavorazione che deve essere eseguita, ma anche per definire i parametri operativi della macchina utensile, quali velocità di taglio, avanzamenti… La scelta dell’utensile corretto in relazione al materiale da tagliare è fondamentale ai fini di un processo produttivo di qualità.

C’è anche un altro aspetto legato alla conoscenza della tecnologia dei materiali e riguarda i difetti. E’ proprio grazie alla conoscenza della tecnologia dei materiali in lavorazione, siano essi metallici o non metallici, che è possibile determinare eventuali difettosità del prodotto dovute a lavorazione non corretta.

Naturalmente il “sapere” è frutto di studi fatti, sia a scuola che in autonomia, ma anche la pratica ha la sua importanza. La formazione teorica permette infatti di acquisire una serie di informazioni base che verranno successivamente integrate dall’esperienza: i materiali e le tecnologie sono oggi in continua evoluzione e, con un mercato estremamente competitivo, non ci si può più basare solo sulle conoscenze pratiche e/o sull’empiria. Se un tempo si lavoravano principalmente materiali metallici, oggi ci sono ceramici e vetri, materiali compositi, superleghe, materiali polimerici… E tutti questi materiali vanno conosciuti, almeno nelle loro configurazioni principali, considerando le composizioni base e le caratteristiche tecniche che li contraddistinguono: una lega di titanio ha caratteristiche molto diverse da un acciaio! E che dire delle macchine utensili e degli utensili stessi? Macchina tradizionale, centro di lavoro, alta velocità, FMS, utensile integrale, inserto, rivestimento, lubrorefrigerazione…

 

La partenza

In una lavorazione, il punto di partenza è sempre il materiale. Può essere che si debba lavorare ghisa, o materiali non ferrosi, o  acciaio, in una delle tante qualità, oppure materiali a difficile truciolabilità, oppure un materiale morbido: se non sono ben chiare le proprietà, difficilmente  si avrà una lavorazione corretta. Infatti, si parte dal materiale, ovvero dal pezzo che deve essere realizzato in quel dato materiale, per arrivare a scegliere la strategia di lavorazione, incluso macchine utensili e relativi utensili, definendo tutti i parametri tecnologici corrispondenti e il tipo di lubrorefrigerazione.

Come tutte le attività fatte dall’uomo, il difetto può sempre esserci, e può essere imputabile ad una lavorazione mal eseguita, o, comunque, non corretta. Non basta riconoscere la “paternità” del difetto, occorre anche cercare di eliminarlo e, per far questo, ancora una volta, si parte dal materiale, da quell’insieme di informazioni che costituiscono la tecnologia del materiale.  E, parlando di tecnologia del materiale, ancora non si è toccato l’argomento “costi“: se la scelta del materiale è definita dal progettista, far sì che il processo produttivo di quel manufatto, in quel materiale, sia economico, dipende dalle scelte che vengono fatte, ma sempre con al cuore la tecnologia di quel particolare materiale!

Dunque, caro neoassunto, non si può prescindere dalla conoscenza di composizione base e caratteristiche tecniche se si vuole ottenere una lavorazione corretta, di qualità e che garantisca una economia di processo. Si deve per forza partire da conoscenze che sono teoriche ma, col tempo, l’esperienza acquisita sarà un valido supporto che andrà ad arricchire il bagaglio culturale personale e, di riflesso, dell’azienda. Ricorda però le famose 3 P, passione, perspicacia e perseveranza, e l’indispensabile flessibilità perchè, unite alla conoscenza delle tecnologie dei materiali e delle loro applicazioni, ti permetteranno di acquisire capacità importanti e, perché no, di “scovare” nuove soluzioni tecnologiche interessanti: è così che nascono le innovazioni!

di Daniela Tommasi

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