Un materiale poroso per immagazzinare i gas serra

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La ricerca è sempre più cruciale nel trovare soluzioni in grado di risolvere le sfide più stringenti della società moderna. Lo dimostra il nuovo materiale poroso, in grado di immagazzinare anidride carbonica e altri gas a effetto serra, sviluppato da un team di scienziati guidati congiuntamente dalla Heriot-Watt University. In collaborazione con l’Università di Liverpool, l’Imperial College di Londra, l’Università di Southampton e l’East China University of Science and Technology, in Cina, il gruppo di lavoro ha utilizzato la modellazione al computer per prevedere con precisione come le molecole si sarebbero assemblate nel nuovo tipo di materiale poroso.

Verso un futuro più salubre

La ricerca illustra lo sviluppo di molecole cave, simili a gabbie, con elevate capacità di stoccaggio dei gas serra come l’anidride carbonica e l’esafluoruro di zolfo, un gas serra più potente dell’anidride carbonica, che può durare migliaia di anni nell’atmosfera. Queste molecole a gabbia sono state assemblate con altre gabbie per realizzare un nuovo tipo di materiale poroso che, secondo gli scienziati, è il primo nel suo genere con questa struttura. Combinando questo tipo di studi computazionali con le nuove tecnologie di intelligenza artificiale si potrebbe produrre una fornitura senza precedenti di nuovi materiali per risolvere le sfide sociali più urgenti, e il suddetto studio rappresenta un passo rilevante verso tale direzione. Inoltre, le molecole con strutture complesse potrebbero essere utilizzate anche per rimuovere dall’aria composti tossici noti come composti organici volatili e potrebbero svolgere un ruolo primario nell’ambito della scienza medica.

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