Macchine utensili made in Italy: nel 2017 è record di ordini

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Tutti i numeri dell’industria della macchina utensile italiana nel 2017

Il 2017 è stato un anno decisamente positivo per l’industria italiana della macchina utensile, della robotica e dell’automazione. Il mercato ha registrato incrementi a doppia cifra per tutti gli indicatori economici – se si esclude quello relativo all’export, che pure è tornato a crescere dopo l’arretramento del 2016.

Il 2018 sarà altrettanto positivo, confermando l’ottimo momento che sta vivendo il settore. Questo in sintesi quanto illustrato da Massimo Carboniero, presidente Ucimu, nel corso della consueta conferenza stampa di fine anno.

Come emerge dai dati di preconsuntivo elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa dell’associazione, alla fine dello scorso dicembre la produzione ha raggiunto quota 6.110 milioni di euro, segnando un miglioramento del 10,1% rispetto al 2016. Si tratta del quarto anno consecutivo di crescita e, in valori assoluti, del nuovo record per il segmento.

Il risultato è stato determinato sia dall’ottima performance delle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno, cresciute, del 16,1% a 2.670 milioni di euro, sia dal positivo andamento delle esportazioni cresciute, del 5,8%, a 3.440 milioni di euro.

Secondo l’elaborazione Ucimu sui dati Istat, nei primi nove mesi dell’anno (ultima rilevazione disponibile), i principali paesi di destinazione del made in Italy di settore sono risultati: Cina 248 milioni di euro (+11,5%); Germania 245 milioni (-5,8%); Stati Uniti 226 milioni (-8,7%); Francia 157 milioni (-0,7%); Polonia 110 milioni (+22,2%). In virtù di questi dati l’Italia rafforza il suo ruolo nel panorama internazionale ove oggi è riconosciuta non solo per la competenza espressa dalle industrie di settore, misurata dai dati di produzione e export, ma anche per la vivacità della domanda i cui tassi di crescita sono paragonabili a quelli di economie emergenti. In particolare, nel 2017, il consumo di macchine utensili, robot e automazione in Italia, è salito, del 13,8%, a 4.390 milioni di euro superando così il valore del mercato italiano pre-crisi quando aveva raggiunto il suo massimo storico (4.345 milioni di euro, dato 2007).

Il trend positivo proseguirà per tutto il 2018. Saliranno produzione a sfiorare i 6.500 milioni di euro (+6,2%) ed esportazioni a 3.600 milioni, il 4,7% in più rispetto all’anno precedente. Ma crescerà ancora anche il consumo che, atteso a 4.750 milioni di euro(+8,2%), trainerà sia le consegne dei costruttori italiani sul mercato domestico, che dovrebbero attestarsi a 2.890 milioni di euro (+8,2%), sia le importazioni che saliranno a 1.860 milioni (+8,1%). Il rapporto import su consumo rimarrà stabile al 39%.

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